La guerra di nervi tra l'Inter e Mauro Icardi pare sia arrivata ad un punto di svolta che, purtroppo, va ben oltre le ragioni del Calciomercato. La Gazzetta dello Sport in queste ultime ore ha pubblicato online una notizia-flash, comunicando che l'attaccante argentino ha deciso di rompere gli indugi e di adire le vie legali nei confronti del club nerazzurro.

L'ex numero 9 della Beneamata è pronto a rivolgersi al collegio arbitrale per avanzare delle precise richieste che, in caso di conferma, sarebbero davvero pesanti nei confronti della società milanese: pieno reintegro in squadra e, soprattutto, 1,5 milioni di risarcimento danni.

Dunque Icardi ha tutte le intenzioni di forzare la mano per essere reinserito definitivamente nel gruppo, poiché finora ha preso parte solo alle sedute atletiche, mentre durante le sessioni tattiche è sempre stato escluso dal tecnico Antonio Conte.

L'Inter avrebbe accolto con incredulità la causa giudiziaria intentata dal centravanti sudamericano, anche perché proprio oggi sembrava che le parti si fossero un attimo riavvicinate di fronte all'ultima proposta del club di Zhang di favorire un'eventuale partenza dell'ex capitano in prestito esclusivamente all'estero, con l'Atletico Madrid che sarebbe risultato in pole-position.

Invece in queste ultime ore la situazione si è improvvisamente capovolta e a questo punto le parti saranno chiamate a scontrarsi tra avvocati e collegio arbitrale.

Tramontata ipotesi rinnovo e prestito

E così, nonostante le dichiarazioni d'amore e di attaccamento alla maglia da parte di Mauro Icardi, ora l'ultima parola spetterà ai giudici. L'aspetto ancor più strano è che proprio oggi sia arrivata quest'improvvisa decisione da parte del bomber sudamericano, ossia quando si paventava l'ipotesi di un trasferimento in prestito al Monaco o all'Atletico Madrid.

La squadra del Principato aveva manifestato nuovamente il suo interesse verso l'attaccante di Rosario, e nel frattempo anche i colchoneros si erano dimostrati pronti ad aprire una trattativa basata sulla formula del prestito con eventuale diritto di riscatto per 70 milioni di euro. Prima di giungere a quest'epilogo, però, l'Inter aveva fatto sapere che avrebbe gradito stipulare con il calciatore un rinnovo del contratto: in questo modo, qualora Icardi fosse rientrato dal prestito, non se lo sarebbe ritrovato in organico ad un anno di scadenza e con il pericolo di perderlo a parametro zero.

Ma ormai tutto ciò è saltato: nessuna soluzione "pacifica", nessuna apertura, ma una vera e propria azione legale che sa di scontro frontale. Del resto, la prima reazione della società lombarda è stata quella di sentirsi "sorpresa e delusa", e ciò è piuttosto significativo della mossa repentina e inattesa di Icardi.