Sembra ormai in dirittura d'arrivo la telenovela legata al passaggio di Edin Dzeko dalla Roma all'Inter. Sì, perché di telenovela si tratta, visto che le prime notizie date da giornali e famosi siti web, parlavano di affare fatto praticamente già al 25 maggio. Invece, oltre due mesi dopo, la trattativa non ha ancora avuto il finale positivo che i tifosi attendono da tempo anche se, in data 31 luglio, possiamo affermare che importanti novità abbiano dato un'accelerata, probabilmente decisiva, a questo trasferimento.

Dzeko rifiuta il rinnovo

Il trentatreenne attaccante giallorosso, secondo il Corriere di Roma, sembra abbia appena rifiutato il rinnovo di contratto propostogli dalla società capitolina.

Edin vuole solo l'Inter, squadra con cui ormai flirta da tempo e non ha cambiato idea. Ormai siamo alla stretta finale e la Roma non può rischiare di perdere il giocatore a zero alla scadenza del contratto, a giugno 2020. Di conseguenza, lascerà partire il giocatore anche se sta cercando di ottenere almeno 15 milioni di euro con l'aggiunta del cartellino del giovanissimo Vergani, classe 2001.

L'Inter, naturalmente, non si fermerà a Dzeko e cercherà di aggiungere alla rosa di Antonio Conte almeno altri due nomi di assoluto prestigio. Ad oggi, la formazione non sembra attrezzata per insidiare la Juventus in Campionato e poter fare una Champions League da protagonista.

La probabile formazione al 31 luglio

Ipotizzando l'arrivo di Dzeko, la formazione allenata da Conte, che ieri ha festeggiato il traguardo dei 50 anni, in data odierna sarebbe la seguente e schierata naturalmente con il 3-5-2 : Handanovic; Skriniar, Godin, De Vrij; Lazaro/Politano, Barella, Sensi, Brozovic/Vecino, Dalbert; Lautaro, Dzeko/Politano.

Un'ottima formazione a cui mancano però delle alternative valide, fondamentali per affrontare una stagione lunga e impegnativa come quella che attende la Beneamata. In porta, la saracinesca Handanovic sembra ancora in gran forma e il reparto difensivo, con l'arrivo di Godin al posto di Miranda, è il vero punto di forza dei nerazzurri.

Dietro ai tre titolari ci sono Andrea Ranocchia, l'affidabile D'Ambrosio e il giovane Bastoni, reduce da un'ottima annata a Parma.

A centrocampo, ci sono le maggiori novità. Sono arrivati Sensi e Barella, due giocatori italiani, giovani e bravi che porteranno gambe, tecnica e visione di gioco ad un reparto ritenuto lento e prevedibile. Confermatissimi Brozovic e Vecino, completano il reparto Gagliardini e Borja Valero con quest'ultimo al centro di alcune trattative e dato come possibile partente. Non dovrebbero esserci altre entrate, a meno di occasioni dell'ultim'ora come Modric o Rakitic. Ma, in questo caso, si aprirebbero immediatamente delle aste importanti e difficili da vincere.

Le fasce laterali, fondamentali per il gioco dell'allenatore leccese, destano diverse perplessità.

Il nuovo arrivo Lazaro sarà il titolare a destra ma l'inizio non è stato dei più fortunati, causa un piccolo problema muscolare. Ad oggi, le alternative sono un Candreva ritrovato e un paio di giocatori adattabili, come Politano e D'Ambrosio. Sulla sinistra, Dalbert era dato come possibile partente ma le poche richieste e le buone prestazioni del ragazzo, stanno convincendo Conte a tenerlo per giocarsi la fascia con Asamoah. Alternative ancora valide sono Emerson Palmieri, Darmian e Kostic dell'Eintracht Francoforte, anche se sono in salita le quotazioni di Biraghi della Fiorentina.

L'attacco è il reparto su cui l'Inter si sta più concentrando, senza però aver risultati definitivi. Detto di Dzeko e sfumato (così sembra) l'acquisto di Lukaku, i due obiettivi attuali sono Edinson Cavani e Ante Rebic.

L'ex napoletano è sicuramente grande attaccante ma il Psg chiede almeno 50 milioni e al giocatore andrebbe un triennale da nove milioni di euro annui. Un investimento importante per un centravanti non più giovanissimo, ma di esperienza e qualità. Per Rebic servirebbe la stessa cifra ma il venticinquenne croato assicurerebbe tecnica, dribbling e versatilità, perché capace di adattarsi a diversi ruoli d'attacco.

Il tempo stringe e il campionato avrà inizio tra 24 giorni. Serve oculatezza e velocità di esecuzione, due qualità che non sempre vanno a braccetto.