Secondo quanto riportato da 'Tuttosport' come fonte, Luciano Spalletti sarebbe tra i nomi che circolano maggiormente per sostituire Marco Giampaolo, qualora l'attuale tecnico rossonero dovesse fallire. Per Giampaolo si parla già delle due partite di questa settimana come ultima possibilità: in caso di fallimento totale, il ribaltone sulla panchina milanista potrebbe essere servito a tempo record. In seguito, la pausa per le nazionali potrebbe dare in caso di showdown un po' di tempo a Spalletti per entrare nell'ambiente. È risaputo che il modulo preferito dall'ex tecnico tra le altre di Inter e Roma sia il 4-2-3-1.

Il modulo in questione calzerebbe sicuramente a pennello con gli attuali giocatori della squadra rossonera, poichè a centrocampo nella mediana potrebbero agire Bennacer e Kessiè, mentre per quanto riguarda il reparto offensivo ci sarebbe l'imbarazzo della scelta. Il Milan ha infatti in rosa diversi uomini offensivi come Calhanoglu, Suso, Bonaventura, Leao, Rebic, Castilejo, Borini e soprattutto Piatek che svolgerebbe il ruolo di centravanti.

Le perplessità sull'operato di Marco Giampaolo

Secondo quanto riportato dall'edizione cartacea di martedì 24 settembre de 'La Gazzetta dello Sport' uno dei principali temi che tengono banco in casa Milan è sicuramente il modulo con il quale i rossoneri stanno disputando questo inizio di campionato.

La maggior parte dei tifosi rossoneri, semplicemente, si chiede perché tutta questa insistenza sul sistema col trequartista. Ma è difficile porre questa domanda a un allenatore che, tatticamente parlando, si definisce un "talebano simmetrico". Cioè, non è che Giampaolo non risponda: semplicemente replica che quelle sono le sue linee guida da cui ritiene di poter derogare solo in minima parte.

Dunque, per il momento avanti con un uomo dietro le punte.

Il vertice alto di un rombo su cui il tecnico ha costruito il suo marchio di fabbrica (sebbene, va detto, lungo la carriera abbia adottato anche altri sistemi).

Nelle ultime settimane si sono ipotizzati diversi cambi di modulo per esempio il passaggio all’albero di Natale o il ritorno al 4-3-3.

Quest’ultimo sistema in effetti è stato praticato, ma soltanto a gara in corso. Nel secondo tempo di Verona e nel secondo tempo del derby.

A inizio gara, invece, il Diavolo ha sempre indossato lo stesso vestito. Al massimo, come ha sottolineato l’allenatore, ha cambiato posizione qualche giocatore. Detto che alla dirigenza – che comunque non intende intervenire nelle scelte di campo del tecnico–là davanti piacerebbe rivedere il tridente, Giampaolo intanto prosegue nel suo cammino. E così Suso, dopo essere stato spostato seconda punta con licenza di allargarsi sui suoi territori, con l’Inter è tornato in mezzo alle spalle delle punte.

Il lavoro dell’allenatore in questa direzione dunque prosegue e d’altra parte lo ha chiarito lui stesso pochi giorni fa: «Continuo a essere convinto che Suso possa fare, e bene, il trequartista».

In realtà lo ha fatto bene in estate, quando la scarsa importanza del risultato induceva gli avversari (per quanto di alto rango) a marcature ben diverse da quelle riservategli in campionato.

Pellegatti si espone: se il Milan chiamasse, il tecnico potrebbe accettare

Sul possibile approdo del mister di Certaldo sulla panchina del 'Diavolo' si è soffermato Carlo Pellegatti: "Da quello che mi risulta, Spalletti non vorrebbe allenare fino al termine della stagione. Poi, se chiamasse il Milan al telefono, forse potrebbe avere qualche ripensamento. Dunque la porta per l'arrivo del tecnico toscano appare tutt'altro che chiusa ed in tal senso le prossime gare saranno fondamentali.

L'Inter sorride: l'approdo di Spalletti al Milan garantirebbe un grosso risparmio

Tra i possibili sostituti di Giampaolo, il nome che scalda di più l'ambiente è quello di Luciano Spalletti, che è ancora sotto contratto con l'Inter. Il contratto di Spalletti con l'Inter scadrà nel 2021, con uno stipendio di 4,5 milioni di euro all'anno. Se l'italiano dovesse firmare con il Milan, i nerazzurri risparmierebbero almeno 9 milioni. Pertanto, l'esito della situazione sarà importante anche per i cugini interisti.