Oltre al calcio giocato, al termine della terza giornata di Serie A hanno fatto discutere delle dichiarazioni rilasciate da alcuni tecnici, in particolar modo quelle di Maurizio Sarri e Antonio Conte, rispettivamente allenatori di Juventus ed Inter.

Il primo a manifestare un certo malumore è stato il tecnico bianconero, il quale non ha gradito la scelta di far disputare il match con la Fiorentina di sabato alle ore 15. Secondo l'ex Napoli, infatti, essendo ancora estate, si rischia di compromettere le prestazioni delle squadre con il caldo, com'è accaduto alla sua Juventus.

In serata è giunta la replica del collega nerazzurro dopo Inter-Udinese. L'allenatore leccese non ha risparmiato una stoccata a Sarri, dicendogli che ora deve stare sereno perché: "Sta dalla parte forte".

Su questo botta e risposta a distanza è intervenuto l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi. Questi, a Radio Punto Nuovo, ha criticato pesantemente la guida tecnica della compagine torinese, sostenendo che non bisognerebbe mai cercare degli alibi a fronte di prestazioni poco convincenti delle proprie squadre. Al contempo ha ricordato che Sarri ha la cattiva abitudine di trovare delle scusanti, e secondo lui quest'atteggiamento: "È un male per il calcio".

'Ha fatto bene Conte a rispondergli in quel modo'

Le parole di Moggi sembrano destinate a lasciare il segno. Secondo l'ex dirigente sportivo, Maurizio Sarri non avrebbe dovuto accampare scuse dopo lo scialbo pareggio della Juventus in casa della Fiorentina. D'altronde, come ha sottolineato il manager toscano, non è la prima volta che l'allenatore della "Vecchia Signora" si comporta in questo modo (riferendosi probabilmente ai tempi in cui era alla guida del Napoli) e questo per lui fa male al calcio.

Di conseguenza, Luciano Moggi si è schierato dalla parte di Conte, affermando: "Ha fatto bene nel rispondergli in quel modo".

In un secondo momento, parlando nello specifico di quanto sta accadendo in casa Juventus, per l'ex direttore generale per cambiare il tipo di gioco non bisognava ingaggiare semplicemente Sarri, ma cambiare profondamente anche l'organico.

Infatti il club piemontese ha certamente una rosa di qualità, ma i calciatori non sono adatti alle caratteristiche richieste solitamente dall'ex Chelsea.

Juventus, Napoli ed Inter possono vincere la Serie A

Moggi ritiene che la Juventus abbia cambiato Allegri perché ormai era alla fine di un ciclo. L'ingaggio di Sarri, invece, sarebbe dettato dall'esigenza di dare un gioco diverso alla squadra, più spettacolare.

Sulla lotta scudetto, l'ex dirigente ritiene che quest'anno Napoli ed Inter siano decisamente più vicine ai campioni d'Italia in carica che, comunque, restano i principali favoriti alla vittoria finale. Soprattutto la società partenopea ha fatto degli ottimi passi in avanti non solo grazie al mercato, ma per la presenza in panchina di un grande allenatore come Carlo Ancelotti.

Infine non è mancato un parere sul Var. Moggi ritiene che sia da confermare anche se, trattandosi comunque di un mezzo meccanico gestito da esseri umani (gli arbitri), può capitare che si prendano delle sviste. Sulla responsabilità oggettiva per quanto riguarda la gestione dei rapporti società-tifosi, l'intervistato ritiene che vada superata e che la Federazione debba tutelare maggiormente i club.