Ieri nel tardo pomeriggio il Grimaldi Forum di Montecarlo è stato il palcoscenico del sorteggio dei gironi di Champions League. La Juventus fa parte del girone D e dovrà sfidare una vecchia conoscenza come l’Atletico Madrid, una squadra emergente come il Bayern Leverkusen e l’imprevedibile Lokomotiv Mosca.

L'Atletico Madrid

Le avversarie daranno sicuramente filo da torcere ai campioni d’Italia, basti ricordare il doppio impegno agli ottavi nella passata stagione con l'Atletico, quando all’andata i bianconeri hanno perso per 2-0 al Wanda Metropolitano, ma poi all’Allianz Stadium una squadra determinata e un Cristiano Ronaldo in grande spolvero, autore di una tripletta, eliminarono i colchoneros dal massimo torneo europeo.

La squadra spagnola che la Juventus incontrerà il 18 settembre al Wanda sarà leggermente diversa, perché in attacco non ci sarà più Antoine Griezmann, trasferitosi al Barcellna, né Diego Godin approdato all’Inter. L’allenatore "Cholo" Simeone si affiderà come sempre al suo marchio di fabbrica il 4-4-2 alternando vecchie certezze a novità. In difesa si riparte da due garanzie consolidate Oblak e Gimenez. La fase difensiva è il punto forte dell’Atletico, al quale è difficile fare gol, per cui la squadra di Sarri dovrà trarre spunto dall’ottavo di ritorno andato in scena a marzo. Il centrocampo con Koke e Saul è dotato di grande dinamismo. L’attacco potrebbe essere l’incognita maggiore dei colchoneros perché sarà affidato al giovane Joao Felix affiancato da Diego Costa o Alvaro Morata.

La stellina portoghese, pagata ben 126 milioni è chiamato a dimostrare il suo valore e sarebbe il candidato numero uno a contendere il premio "Golden Boy" al bianconero Matthijs de Ligt che l’ha già vinto nella passata stagione.

I tedeschi e i russi

Il Bayer Leverkusen ha molte analogie con l’Ajax, squadra che lo scorso anno ai quarti ha castigato la Juve con la sfrontatezza dei suoi giovani, primo fra tutti Matthijs de Ligt, il cui gol ha decretato l’uscita di scena degli uomini di Allegri.

L’allenatore dei tedeschi è Peter Bosz, che nella stagione 2016/2017 sedeva sulla panchina dei lancieri e adesso starebbe inculcando lo stesso modo di giocare anche ai giovani del Leverkusen. Il 4-3-3 di Bosz, nonostante non possa più contare su Julian Brandt, trasferitosi al Borussia Dortmund, ha molti punti di forza. In difesa ci sono i fratelli Bender, mentre il centrocampo con Havertz, Aránguiz e Demirbay vanta qualità e quantità.

Il punto forte dei teutonici è il tridente offensivo costituito da Volland, Diaby e Ballarabi, inoltre il tecnico può contare su Alario, che in 50 gare di Bundesliga ha totalizzato 18 reti.

L’outsider del gruppo sembrerebbe essere la Lokomotiv Mosca, ma giocare in autunno nella capitale russa (6 novembre) non è facile per nessuno. I russi allenati da Juri Semin non sarebbero una squadra “materasso”, perché sono al primo posto in campionato e si sono rinforzati grazie all’arrivo di Joao Mario, prelevato dall’Inter. In difesa la Juve ritroverà Benedikt Höwedes, che nell’annata 2017/2018 ha totalizzato tre presenze in bianconero segnando un gol alla Sampdoria.