Fiorentina-Lecce di sabato 30 novembre alle 20:45 è la partita dell’anno per Vincenzo Montella. Dopo il ko di Verona, il secondo di fila, la situazione si è fatta ancora più pesante per l’aeroplanino. Il 10° posto con 16 punti a sei lunghezze dalla zona Europa League non basta a Commisso che ha piani più ambiziosi per il club. I viola sono in crisi di risultati e di gioco e poi c’è la gestione di alcuni giocatori che non convince tifosi e dirigenti. Insomma, la critica attorno a Montella si fa sempre più feroce e spuntano anche ipotesi sul futuro senza di lui.

Si va dall’opzione Spalletti, già sondata durante la sosta, fino al duo Prandelli-Batistuta idea decisamente azzardata. La settimana più lunga non è iniziata nel migliore di modi per i toscani che hanno perso Pezzella per 20 giorni a causa della frattura dello zigomo. Il pilastro della difesa potrebbe essere sostituito da Ceccherini in caso di difesa a tre, anche se al vaglio c’è la possibilità di passare alle linea a quattro. Per fortuna rispetto a Verona tornano Pulgar e Castrovilli che hanno scontato la giornata di squalifica e dovrebbero tornare titolari a centrocampo. Ancora in dubbio Chiesa.

Fiorentina-Lecce: bufera Chiesa, l’attaccante potrebbe non esserci

Nella settimana che porta a Fiorentina-Lecce l’osservato speciale è Federico Chiesa.

Il gioiellino dell’attacco di Montella è nella bufera. Le parole del tecnico a fine gara domenica scorsa hanno riaperto un capitolo che è stato tra i più problematici dell’estate. “Giocherà quando starà bene fisicamente e mentalmente”, ha detto l’allenatore. Una frase che fa capire come i rapporti siano tornati ad essere piuttosto tesi.

Il primo problema da risolvere è quello fisico, l’infiammazione all’adduttore non lo fa muovere in campo come vorrebbe. Una limitazione che pesa e soprattutto il rischio è quello di cadere nella trappola della pubalgia, un incubo per ogni calciatore. Così l’azzurro è a rischio per il match di sabato sera.

Sul fattore mentale influisce invece tutto quello che ruota intorno al giocatore da mesi.

Durante l’estate Commmisso lo ha blindato per farlo diventare il simbolo della sua gestione. Il problema è che le voci sul futuro del ragazzo non sono mai cessate e si inseguono ancora di più in questi giorni. C’è chi lo vede già alla Juve, chi lo spinge verso l’Inter e chi crede nelle ipotesi estere. Tutti questi rumors non fanno altro che soffiare sul fuoco della presunta crisi tra Chiesa e la Fiorentina. Una crisi che ha il suo apice in campo, due gol in 12 partite sono pochi, e lo spostamento nella copia di attacco non ha di certo giovato ad un talento che è sulla fascia che rende al meglio, come fatto vedere in Nazionale.

Il mistero Pedro continua, la Fiorentina non dovrebbe puntare su di lui a Lecce

Meno scottante ma comunque importante è il 'caso Pedro' per la Fiorentina. Il ventiduenne centravanti brasiliano è arrivato alla fine del mercato per 15 milioni di euro. Serviva un bomber vero a Montella e la società ha deciso di puntare sulla stellina carioca che ad oggi però è un vero e proprio mistero. Su 13 giornate di campionato ha giocato solo cinque minuti, praticamente niente per il colpo più costoso dell’estate dei Commisso. Montella non ha lo ha potuto utilizzare a inizio campionato prima per un problema alla coscia e poi, fino a fine settembre, per la convocazione con l’Under 19 del Brasile. A ottobre è iniziato il periodo di ambientamento in Italia che però sembra non essere ancora finito.

Pedro ha giocato due gare in Primavera, segnando anche un gol recuperando la migliore condizione fisica. In poche parole ora sta bene, è da quasi tre mesi nel nostro Paese e quindi è pienamente a disposizione.

Il problema è che anche sabato prossimo dovrebbe sedersi in panchina. Sembra proprio che vicino a Ribery il ballottaggio resti quello tra Vlahovic e Boateng, con il brasiliano già escluso dalla lotta per una maglia da titolare. Fiorentina-Lecce vale una stagione per Montella alle prese con tantissimi problemi che solo una vittoria convincente può scacciare.