In questi giorni l'ex arbitro Pierluigi Collina ha festeggiato i 60 anni, per l'occasione è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ha avuto modo di soffermarsi su tanti argomenti, partendo per la sua simpatia verso la Lazio scudettata dal 1974 e soprattutto verso il Bologna, essendo cresciuto nella città emiliana. Non è mancato poi il riferimento alla Var, introdotta da poco nel calcio e che sta creando non pochi problemi agli arbitri anche per la poca uniformità nell'utilizzo. Collina ha sottolineato che tale tecnologia deve essere considerata un 'paracadute', quindi l'obiettivo dell'arbitro resta quello di dare il massimo ed evitare di commettere errori.

Proprio questo è il metro in cui vengono 'giudicati' dai designatori, non dalle volte che si appellano al Var. Ha poi dichiarato che ai suoi tempi, oltre a non esserci tale tecnologia, mancavano anche le 40 telecamere in 5K presenti attualmente sul campo da gioco. In merito invece alle critiche subite, ha dichiarato che gli davano fastidio, anche quelle giuste. Ha poi aggiunto " almeno erano uno stimolo a migliorarsi. Però davano fastidio lo stesso, vorrei vedere".

'Da adolescente simpatizzai per la Lazio campione d’Italia'

Si è soffermato poi sui trascorsi giovanili, prima di prendere la decisione di diventare arbitro. Ha infatti dichiarato che è cresciuto a Bologna, tifava la società emiliana ma anche ribadito "da adolescente simpatizzai per la Lazio campione d'Italia".

A tal riguardo ha sottolineato che il suo giocatore preferito era Pino Wilson. Poi ha aggiunto che quando si diventa arbitri subentra la professionalità e quindi si tifa solo per stesso. Infine ha aggiunto "per la cronaca: ho arbitrato il ritorno di Bologna-Parma, spareggio per non retrocedere, nella mia città, dove ho tanti amici".

Ed in quell'occasione il Bologna retrocesse in Serie B. In merito invece alla Lazio, ha sottolineato che nei nove match in cui ha arbitrato la società laziale, quest'ultima non ha mai vinto.

Perugia-Juventus del 2000

Un evidente riferimento al famoso episodio dello scudetto della Lazio nel 2000, quando Collina era l'arbitro del discusso match Perugia-Juventus.

La partita non si giocò subito per un acquazzone pesante al Renato Curi ed in quell'occasione l'ex arbitro decise di aspettare che la pioggia si calmasse, decretando l'inizio del match dopo due ore dall'inizio programmato. Lo scudetto della Lazio dipendeva da quel match, in caso di sconfitta della Juventus la società di Cragnotti avrebbe vinto il campionato a discapito proprio dei bianconeri. Fu così in quanto il match Perugia-Juventus fu decisa dal gol del difensore perugino Calori in un campo condizionato dalla pioggia.