Era pura presunzione ritenere che il mondo del calcio potesse essere solo 'indirettamente' coinvolto dall'attuale emergenza sanitaria, con la sospensione del campionato dopo il decreto del governo e le coppe 'a singhiozzo'. Con la positività al test di Daniele Rugani ci si sveglia in pieno caos anche per quanto riguarda il gioco più bello del mondo, fermo restando che il contagio del virus non sta facendo alcuna differenza tra le varie discipline sportive: calcio, basket, F1, ciclismo, niente e nessuno è immune. L'Oms ha dichiarato la 'pandemia', è un problema di tutti senza distinzione di culture, etnie, città e continenti.

Tornando al caso Rugani, è scattata la quarantena immediata per i giocatori della Juventus, ma anche per l'Inter che è stata l'ultima squadra affrontata dai bianconeri in campionato. Con il senno del poi era giusto fermarsi prima e tra i pochi consapevoli che sarebbe stato irreale continuare come se nulla fosse c'era il presidente dell'Inter, Steven Zhang. Adesso, però, non è più il caso di polemizzare, l'emergenza riguarda tutti e lo stesso Zhang è in prima linea accanto all'Italia, il Paese che lo ha adottato calcisticamente e che sta vivendo lo stesso dramma vissuto in Cina, il Paese di nascita del giovane Steven.

Il supporto alla Protezione Civile

"FC Internazionale Milano e Suning International hanno deciso di donare al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile 300mila mascherine ad uso medico e altri prodotti sanitari, tra cui indumenti protettivi e prodotti per la disinfezione, al fine di fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione del virus".

Questa la nota ufficiale diffusa stamani dall'Inter e pubblicata sul sito del club, dove viene specificato che la stessa multinazionale cinese proprietaria del club nerazzurro mette a disposizione la propria filiera globale per supportare ed assistere il Paese nell'acquisto dei materiali necessari. La nota riporta le dichiarazioni di Steven Zhang che cita "l'esperienza di successo in Cina per contrastare il virus" auspicando che "possa aiutare a fermare la rapida diffusione dei contagi in Italia".

Il presidente dell'Inter ribadisce che continuerà e rafforzerà il suo contributo a sostegno dell'Italia in questo momento difficile. Il gruppo Suning non è nuovo a queste iniziative ed anche a Wuhan, primo focolaio del virus, ha donato 300mila mascherine e prestato sostegno concreto ai soccorsi. Lo scorso 5 marzo, inoltre, l'Inter ha donato 100mila euro al 'Sacco' di Milano, più precisamente al Dipartimento di scienze biomediche, per sostenere le attività di ricerca.

Inter in quarantena, nessun tampone

Intanto i giocatori dell'Inter sono in quarantena, considerato appunto che sono stati l'ultima squadra ad affrontare la Juventus dove è stato registrato il primo caso di un calciatore di Serie A positivo al test. I componenti della rosa nerazzurra, staff tecnico, componenti dell'area media e dirigenti che erano presenti a Torino sono isolati, ognuno nelle proprie abitazioni. Per il momento nessun tampone, considerato che il protocollo li prevede solo in presenza di specifici sintomi che, per fortuna, ad oggi nessun calciatore dell'Inter ha accusato.