L'ex amministratore delegato della Juventus Luciano Moggi è tornato di nuovo sulla sentenza Calciopoli, avvenuta oramai 14 anni fa. Il Giudice Sportivo punì i bianconeri con la Serie B ed alcuni punti di penalizzazione. Inoltre alla società bianconera vennero tolti due scudetti. A SportItalia l'ex dirigente bianconero è tornato su quel periodo lanciando una provocazione pesante e definendo Calciopoli come 'Farsopoli'. Secondo Moggi si volle punire la Juventus per 'colpire' la squadra più vincente d'Italia ma era tutto il calcio che per l'ex dirigente era 'malato'.
"La morte dell’avvocato Agnelli ha reso la Juventus orfana e debole: era facile attaccare la società bianconera e poterla distruggere inventando cose" ha sentenziato Moggi.
La telefonata di Della Valle a Moggi
Proprio Moggi ha voluto sottolineare come alcune intercettazioni siano state prese a metà. Ha portato l'esempio nello specifico di un'intercettazione telefonica fra l'ex amministratore delegato della Juventus ed il presidente della Fiorentina Diego Della Valle. I toscani erano impegnati nella lotta per non retrocedere. Come ribadito da Moggi a SportItalia fu il presidente della Fiorentina a telefonargli dicendogli che era preoccupato che la sua squadra retrocedesse. Inoltre l'arbitro di quel match De Santis si era reso protagonista di molti errori.
Il timore di Della Valle era che ci fosse la volontà da parte del calcio italiano di far retrocedere la Fiorentina.
"Come si fa a non definire Calciopoli come Farsopoli?"
Questo è stato l'argomento della telefonata fra i due dirigenti, con Moggi che invitò il presidente della Fiorentina a pensare a salvare solamente la sua squadra e a non rilasciare dichiarazioni.
Quell'invito è stato evidentemente contraffatto e mal interpretato dalla giustizia sportiva secondo Moggi. Nella parte finale della telefonata l'ex amministratore delegato bianconero ha infatti sottolineato a Della Valle che la Juve doveva pensare a vincere il campionato mentre la Fiorentina a salvarsi. Lo stesso Moggi ha chiuso la considerazione a SportItalia dichiarando: "Come si fa a non definire Calciopoli con Farsopoli?".
La Corte Europea si pronuncerà sulla grazia a Moggi
Come è noto l'ex amministratore delegato bianconero è stato radiato a vita dal calcio e a breve la Corte Suprema deciderà se concedergli o meno la grazia. Lo stesso Moggi ha voluto ribadire che in ogni caso rinuncerà alla grazia. Ha infatti dichiarato "la grazia deve averla chi ha fatto qualcosa ed io non ho fatto niente". Ha poi fatto riferimento al presidente del Coni del periodo di Calciopoli, ovvero Gianni Petrucci. Quest'ultimo disse che una società che vince troppo è dannosa per lo sport. Secondo Moggi la Juventus non era simpatica perché vinceva troppo, da lì la sentenza Calciopoli.