Gli interisti stanno con Antonio Conte, o almeno è quello che ci fanno intendere alcuni tifosi della Curva Nord che, ieri 4 agosto, hanno esposto una striscione sotto la sede del club. ''Gli interisti veri e la CN69 sono con Conte'', si legge. La posizione dei tifosi è chiara: Conte è intoccabile, alla luce anche delle ottime prestazione raggiunte al primo anno con la sua nuova squadra. Se i tifosi lo vogliono ancora ad Appiano, la società ancora tentenna. Tutto si chiarirà dopo l'Europa League, che l'Inter inizierà a giocare questa sera nella gara secca contro il Getafe, valida per il passaggio ai quarti di finale.

Il futuro di Antonio Conte rimane ancora incerto.

Lo sfogo di Conte nel post-partita dell'ultima giornata di campionato

Scossone in casa Inter nell'ultima giornata di campionato. Antonio Conte, nel post-partita della sfida di Bergamo contro l'Atalanta, ha dato sfogo a tutte le perplessità e i problemi emersi con la società nel corso della sua prima stagione da allenatore nerazzurro. Nonostante un ottimo campionato, il secondo posto conquistato e tanti buoni risultati, Conte non ha digerito alcuni comportamenti della società. Il duro attacco frontale alla dirigenza ha fatto riflettere il mondo nerazzurro, dal presidente ai tifosi. Inevitabili le spaccature nell'ambiente: c'è chi si schiera con l'allenatore, chi invece ritiene il suo sfogo un gesto fin troppo esagerato, che ha creato tensione.

La denuncia di Conte in conferenza stampa ha portato alla luce un problema che, a suo parere, è importantissimo: mancanza di protezione da parte della società ai calciatori e all'allenatore. Un problema che, tra le mura di Appiano, non è affatto nuovo. Già tre anni fa erano state sollevate lamentele dall'allora allenatore dell'Inter Luciano Spalletti.

Nel 2020 le cose non sono cambiate.

La Curva Nord difende Conte, il web lo attacca

A seguito del duro sfogo di Antonio Conte, i tifosi si dividono: una parte di loro sposa appieno le parole del tecnico, vedesi lo striscione sotto la sede nerazzurra. Un messaggio di stima molto particolare e inaspettato nei confronti di un allenatore considerato un acerrimo nemico dagli ultras interisti, anche per il suo passato da bianconero come giocatore, ma soprattutto come allenatore.

Altri, invece, non hanno digerito le sue parole: qualcuno gli imputa di essere stato troppo lamentoso per tutto il corso della stagione, altri gli rimproverano il fatto di aver avuto questi momenti solo per mascherare una sconfitta. La parola finale spetta alla società: alla luce delle dichiarazioni del tecnico salentino, Zhang e tutta la dirigenza interista dovranno capire se sposare le idee del loro uomo e continuare il progetto insieme, oppure dirsi addio e cambiare rotta.