Un confronto telefonico cordiale e dai toni pacati che, però, avrebbe soltanto rimandato il chiarimento decisivo che dovrebbe decidere le sorti del rapporto fra l'Inter e Antonio Conte. L'allenatore pugliese, dopo lo sfogo di Bergamo e le stilettate lanciate alla società, lunedì 3 agosto ha parlato con il presidente Steven Zhang ma in sostanza, secondo il Corriere della Sera, qualsiasi argomento più delicato è stato rimandato alle prossime settimane. In questa fase è emersa la necessità di ricompattarsi e fare quadrato in vista dell'Europa League, un trofeo che il club e il tecnico vogliono provare a conquistare.

Dunque, non ci sarebbe stata alcuna rottura definitiva ma nemmeno una soluzione ai problemi ancora sul tavolo. Infatti, come ha comunicato la società: "È emersa la volontà di concentrarsi esclusivamente sull'Europa League". Dal canto suo, Conte ha chiarito alla stampa che ha sottoscritto un progetto di tre anni con l'Inter e che ha l'intenzione di battersi affinché possa diventare "vincente". Leggendo tra le righe, non sembra essere un messaggio distensivo, anzi, seppur con parole differenti, appare come una conferma delle posizioni dell'allenatore che vorrebbe cambiare (o migliorare) non solo la squadra ma anche qualche dirigente. Ma a questo punto il buon senso impone di rimandare qualsiasi faccia a faccia alla conclusione della stagione 2019/2020.

L'Inter, infatti, mercoledì 5 agosto è attesa dall'ottavo di finale di Europa League con il Getafe che si giocherà in gara unica in Germania, a Gelsenkirchen. Antonio Conte sta provando a isolare i suoi giocatori da polemiche e tensioni allo scopo di porre la massima attenzione sull'obiettivo internazionale. Il tecnico leccese, dopo aver ottenuto il secondo posto in campionato, vorrebbe alzare al cielo l'ex Coppa Uefa per confermare la tradizione che lo vuole vincente già al primo anno di lavoro in un club.

Ovviamente, in caso di trionfo europeo, la sua posizione nel chiarimento definitivo con la proprietà cinese sarebbe più forte.

Conte vorrebbe una nuova dirigenza per restare all'Inter

La chiacchierata pacata tra Antonio Conte e Steven Zhang non avrebbe quindi allentato la tensione tra le parti. In particolare, l'ex allenatore del Chelsea vorrebbe dei cambiamenti ai vertici della società, a partire dal direttore sportivo Ausilio e passando per l'amministratore delegato Marotta, poiché anche con quest'ultimo sembra che non ci sia più l'intesa del passato, quando entrambi hanno lavorato insieme alla Juventus.

La posizione di partenza del tecnico pugliese non sarebbe quella di chi ha ormai deciso di andarsene, anzi, vorrebbe all'opposto far valere le sue ragioni per convincere il presidente Zhang a cambiare dirigenza. Non a caso, il dialogo allenatore-patron sarebbe il chiaro segnale di un Conte che preferirebbe avere un confronto diretto con il massimo esponente del club, senza alcun intermediario.

La freddezza con i dirigenti sarebbe emersa proprio nelle scorse ore. Marotta e Ausilio sono andati ad Appiano Gentile per sottoporsi ai controlli anti-coronavirus predisposti dall'Uefa: una volta espletata la procedura, l'amministratore delegato è rientrato in sede, mentre il direttore sportivo non si è fermato nemmeno per il pranzo.

Nessuno avrebbe parlato con Conte, non ci sarebbe stato il tentativo almeno di provare a placare il nervosismo di questi giorni.

Inter-Conte: il licenziamento per giusta causa non sembra una strada percorribile

La distanza fra Antonio Conte e l'Inter per il momento ci sarebbe ancora. Il futuro è ancora nebuloso e ci sarà da capire, dopo l'Europa League, se il Gruppo Suning vorrà assecondare le richieste dell'allenatore soprattutto qualora chiedesse un giro di vite in seno alla società, tra i dirigenti. In caso contrario, non si esclude un addio anticipato. Anche in questa circostanza però ci sarebbe da discutere sulla soluzione più adeguata per ambo le parti per salutarsi.

L'ipotesi più plausibile è che si possa trovare un compromesso.

Un eventuale licenziamento per giusta causa sarebbe da escludere a priori perché implicherebbe un lungo strascico in tribunale che non converrebbe a nessuno. Le dimissioni secche di Conte (legato all'Inter fino al 2022 da un ingaggio da 12 milioni di euro netti a stagione) non dovrebbero arrivare, a meno che non venga raggiunta un'intesa economica su un'ipotetica buonuscita.

In caso di divorzio dall'Inter, ci sarebbe da chiedersi quale potrebbe essere la nuova destinazione del tecnico leccese. Questi potrebbe essere tentato da un ritorno in Premier League, anche se per adesso le principali panchine sembrano ben salde, con Mourinho al Tottenham, Guardiola al Manchester City e Liverpool al Klopp.

Arteta da poco ha vinto la Coppa d'Inghilterra con l'Arsenal e Solskjaer ha un contratto fino al 2022 con il Manchester United, anche se proprio la posizione di quest'ultimo potrebbe essere la meno salda.

L'Inter, invece, potrebbe virare su Massimiliano Allegri, con Marotta che andrebbe a ripetere quanto già fatto alla Juventus dopo l'addio di Conte.