Un recente libro pubblicato da un arbitro italiano, Claudio Gavillucci, rischia di gettare ulteriori ombre sull'arbitraggio di Daniele Orsato in Inter-Juventus giocata ad aprile 2018 e rivelatasi decisiva per lo Scudetto.

Dopo il recente scoop delle "Iene", con l'intervista all'ex procuratore federale Pecoraro che ha denunciato la sparizione dell'audio con le conversazioni tra l'arbitro e la sala Var, diviene di grande attualità quanto contenuto nell'opera l'Uomo Nero di Claudio Gavillucci, arbitro cacciato negli anni scorsi dalle Serie A e che oggi lavora in Inghilterra.

Nel libro l'Uomo Nero pubblicato il referto sull'arbitraggio di Orsato

Nel libro, infatti, è contenuto il documento ufficiale sulla valutazione dell'arbitraggio di Daniele Orsato. E' una prova che riveste enorme rilievo, sopratutto se riletta oggi alla luce della denuncia dell'ex procuratore Pecoraro.

Il documento viene redatto al termine di ogni partita dagli osservatori (arbitrale e tecnico) che devono effettuare la valutazione sulla prova del direttore di gara. Ed è questo lo strumento con cui viene stilata, partita dopo partita, la graduatoria finale di tutti gli arbitri italiani che al termine di ogni stagione vengono poi promossi o bocciati.

In riferimento all'ormai famoso episodio della mancata espulsione del giocatore della Juventus Miralem Pjanic, il documento tecnico pubblicato nel libro l'Uomo Nero recita: "Non mi sembra vi sia alcun dubbio circa un intervento assolutamente falloso e senza possibilità alcuna di contendere il pallone ma solo di 'abbattere' l'avversario".

Parole molto chiare, inappellabili, che sanciscono ovviamente come l'intervento del calciatore della Juve fosse stato grave e assolutamente da punire.

Questo verdetto molto chiaro, dunque, mette in rilievo l'errore grossolano compiuto da Daniele Orsato che non diede il secondo cartellino giallo a Daniele Orsato: per completezza è bene precisare che in merito alla sparizione dell'audio tra sala Var ed Orsato è intervenuto anche il capo degli arbitri Rizzoli che ha evidenziato come non esistesse nessun audio sull'episodio in quanto il protocollo prevede un intervento della tecnologia in campo solo e soltanto in caso di espulsione diretta e non di doppia ammonizione come nel caso di specie (l'intervento di Pjanic fu scomposto e corroborato da eccessiva vigoria, tutti crismi di un cartellino giallo, non sussistevano dunque gli estremi della condotta violenta invece punita col rosso diretto dal regolamento).

Il paradosso del giudizio tecnico finale su Orsato: buono l'arbitraggio di Inter-Juventus

Sempre dal documento degli osservatori arbitrali salta fuori anche un ulteriore paradosso, che non fa che aggiungere un alone di mistero sulla sfida tra nerazzurri e bianconeri. La valutazione finale sulla prestazione di Daniele Orsato fu di 8,50 (livello intermedio al centro di una scala che va da un minimo di 8,20, cioè insufficiente, ad un massimo di 8,70, cioè eccellente).

Dunque l'arbitraggio di Inter-Juventus dell'aprile 2018, match decisivo per lo scudetto, fu giudicato buono dagli osservatori nonostante il grave errore della mancata espulsione di Pjanic messo in evidenza dallo stesso documento.

Difficile immaginare cosa possa accadere adesso dopo le dichiarazioni di Pecoraro e dopo la pubblicazione del libro di Gavillucci, ma appare evidente che vi sia la necessità di approfondire ogni aspetto, non solo il match tra Inter e Juventus che determinò l'assegnazione dello scudetto 2017/2018, ma anche il sistema di valutazione degli arbitri italiani e l'utilizzo della tecnologia in campo, la Var, che da tre stagioni in Italia viene utilizzata per ridurre errori e polemiche.

Sistema valutazione arbitri forse da rivedere

Da sempre il sistema di valutazione degli arbitri italiani non appare molto chiaro come dimostra proprio il caso Pjanic e la denuncia dell'ex procuratore federale Pecoraro. I particolari inediti pubblicati nel libro di Claudio Gavillucci confermano questa sensazione e per l'importanza sociale che riveste il calcio in Italia sarebbe opportuno ed utile che il sistema compia forse un salto di qualità per rendere più diretto e chiaro il rapporto tra tifosi ed addetti ai lavori. Gli arbitri sono da sempre al centro dell'attenzione di tutti gli sportivi ed è ora che si mettano a tacere insinuazioni e complottismi partendo proprio dal compiere un grande sforzo di trasparenza da parte del sistema che verifica le performance dei fischietti italiani.