Un vero e proprio tormentone di mercato nell'ultima sessione è stato rappresentato sicuramente dal possibile ritorno al Cagliari di Radja Nainggolan. Operazione non andata in porto per la volontà dell'Inter di cederlo solamente a titolo definitivo a differenza di quanto successo l'anno scorso, quando è stato ceduto in prestito gratuito ai rossoblu, con parte dell'ingaggio pagato da parte della società nerazzurra. Il Ninja è rinato in Sardegna lo scorso anno e per questo motivo sarebbe tornato volentieri, ma questa volta, a differenza di quanto successo la scorsa annata, il tecnico Antonio Conte lo ha tenuto all'interno del progetto, schierandolo a partita in corso all'esordio in campionato contro la Fiorentina.
Il rammarico del Cagliari
Il Cagliari avrebbe voluto fortemente Radja Nainggolan di nuovo con sé anche per questa stagione. I rossoblu hanno dichiarato apertamente, attraverso i propri dirigenti e il proprio allenatore, Eusebio Di Francesco, di rivolerlo alla base. Operazione che, però, non è stata possibile a causa del mancato accordo tra le due società. L'Inter, infatti, non ha mai aperto alla possibilità di cedere il centrocampista belga in prestito gratuito o in prestito con diritto di riscatto. L'unica alternativa al trasferimento a titolo definitivo era rappresentata dal prestito con obbligo di riscatto, a bilancio considerata già come una cessione a titolo definitivo. La trattativa è andata avanti fino alle ultime ore dell'ultimo giorno di mercato, con contatti fitti tra i due presidenti, Steven Zhang e Tommaso Giulini.
A svelare i retroscena è stato il direttore sportivo del Cagliari, Pierluigi Carta, che è tornato sull'affare saltato in occasione della presentazione di Ounas: "C'è dispiacere. Eravamo sicuri di poter chiudere. Alle 17.15 ha squillato il cellulare di Giulini ed era l’Inter, era Steven Zhang. Era convinto di farla. Ma dopo poco l’ho visto amareggiato e sconsolato perché non c’erano i presupposti per il suo ritorno.
Il presidente non si è dato per vinto e ha provato fino all’ultimo ma abbiamo dovuto abbandonare la trattativa. Lui è rimasto molto sconsolato. Se non lo avessimo frenato, forse anche sbagliando, avrebbe offerto più delle nostre possibilità per Radja".
La nuova trattativa
Inter e Cagliari potrebbero sedersi nuovamente al tavolo delle trattative per discutere del futuro di Radja Nainggolan a gennaio: "Qualora ci fosse la possibilità proveremo ad imbastire di nuovo l'affare.
La volontà del ragazzo c’è sempre stata, la sensazione è che l’Inter non se ne volesse liberare. Se l’Inter abbasserà le pretese allora ci proveremo, altrimenti no. Non vogliamo fare il passo più lunga della gamba", ha detto Carta.
La richiesta del club nerazzurro dovrebbe essere simile, sempre tra i 10 e i 12 milioni di euro, per non realizzare una minusvalenza. Non è esclusa la possibilità di imbastire uno scambio con Alessio Cragno, vista l'esigenza di trovare l'erede di Handanovic, non più giovanissimo. L'idea potrebbe essere, poi, quella di lasciare l'estremo difensore in prestito ai rossoblu fino al termine di questa stagione.