La situazione coronavirus in Italia inizia a destare di nuovo preoccupazione. Il numero di nuovi contagi è ormai da settimane in aumento e anche la Serie A non si sta dimostrando indenne. Emblematico l'esempio del Genoa Calcio che ancora oggi, nell'ultimo giro di tamponi effettuato, ha fatto registrare tutti e 17 i calciatori ancora positivi. Al di là del focolaio Genoa quasi tutte le società di calcio stanno facendo i conti con casi di calciatori o elementi dello staff positivi alla Covid-19.

Quindi, ad oggi, alla luce anche dell'aumento preoccupante dei contagi e l'incertezza sul futuro, secondo il Corriere dello Sport la Lega Serie A sta provando a delineare lo scenario nel caso in cui il campionato dovesse giungere a nuova sospensione.

Secondo il giornale sportivo, appurato che la priorità per la Lega resta sempre la conclusione del campionato con la classica formula e che il governo del calcio resta convinto che se si rispettano i protocolli tutto possa proseguire senza problemi, il virus galoppante nel nostro paese impone fin da subito una ricerca di alternative per concludere la stagione calcistica 2020/2021. Andiamo a vedere i vari scenari che si stanno valutando.

Serie A, secondo il CorSport la prima ipotesi prevede riduzione partite e playoff finali

Secondo il quotidiano sportivo il presidente della FIGC e della Lega Serie A avrebbero informato il governo che sono due le opzioni qualora le condizioni sanitarie imponessero uno stop.

La prima sarebbe quella di una Serie A con la riduzione delle partite di almeno 25-30 gare.

Si affronterebbero solo determinate squadre (quelle più vicine in classifica) nella cosiddetta "fase orologio". I punti ottenuti in queste gare si andrebbero a sommare a quelli già ottenuti prima dello stop per generare una classifica finale prima della seconda fase che prevederebbe playoff scudetto, coppe europee, centro classifica e playout retrocessione.

Ipotesi 2: Final Eight

Il piano B invece da prendere in considerazione se lo stop dovesse propagarsi per parecchio tempo prevederebbe un format molto più avvincente con una semplice Final Eight in stile Champions League con gare di andata e ritorno, un vantaggio per le prime 4 in classifica e gare da giocare in una possibile location unica.

Restano le perplessità per entrambe le ipotesi

Ma sarebbero ancora tante le perplessità da risolvere su entrambe le ipotesi. La prima riguarderebbe la sicura opposizione dei broadcaster che hanno i diritti per la trasmissione delle partite. Sky e Dazn come si comporterebbero dinnanzi a una drastica riduzione delle gare?

La seconda sarebbe l'opposizione dei club di fascia alta che mal vedono la formula allargata a 8 squadre per i playoff Champions League. Troppo rischioso per loro mettere in pericolo gli ingenti introiti derivanti da una qualificazione alla coppa europea.