Il calcio argentino e in generale tutto il mondo del calcio piange la scomparsa di Alejandro Sabella. Dopo Maradona, lo sport argentino perde un protagonista assoluto. Era ricoverato all'ospedale di Buenos Aires dal 26 novembre per problemi cardiaci: è morto l'8 dicembre e aveva 66 anni. Sabella ha dato un contributo significativo al calcio argentino, non a caso era soprannominato El Profesor. Ex centrocampista fra gli anni '70 e gli anni '80 e storico vice allenatore di Passarella, i successi principali da tecnico li ha avuti dal 2009 al 2011 alla guida dell'Estudiantes.

Vinse un Torneo di Apertura ed una Coppa Libertadores, prima di diventare commissario tecnico della nazionale dell'Argentina. Proprio con la rappresentativa sudamericana conquista una prestigiosa finale di Coppa del Mondo in Brasile nel 2014, dove trionfò la Germania. Una carriera importante sia da giocatore (con esperienze in Europa, in Premier League) che da tecnico, impreziosita evidentemente dalla nomina a commissario tecnico dell'Argentina.

Sabella, la carriera da calciatore

Inizia la sua avventura calcistica all'età di 20 anni al River Plate, dove gioca nel ruolo di centrocampista quattro stagioni raccogliendo 118 presenze ed 11 gol. Il trasferimento in Inghilterra avviene nel 1978, gioca due stagioni allo Sheffield United disputando 76 partite e segnando 8 gol.

Arriva poi il passaggio al Leeds United, un'unica stagione con 23 presenze e 2 gol. L'esperienza al Leeds è l'ultima in Europa, ritorna infatti in Argentina nel 1982 per giocare con l'Estudiantes. Tre stagioni nella società sudamericana nelle quali disputa 113 partite e realizza 7 gol. Nel 1985 una breve esperienza al Gremio (10 presenze e zero gol), per poi ritornare di nuovo all'Estudiantes nella stagione 2016-2017.

Le sue ultime due stagioni da giocatore le gioca una al Ferro Carrill Oeste e l'altra all'Irapuato. Sabella è stato parte della nazionale dell'Argentina con 8 presenze e 0 gol.

La carriera da tecnico, dall'Estudiantes alla nazionale argentina

La sua esperienza da tecnico la inizia come vice allenatore dapprima con la nazionale argentina, dal 1994 al 1998.

Poi, sempre da vice, dal 2000 l'esperienza nell'Uruguay, nel 2001 si trasferisce al Parma, poi Monterrey, Corinthians e River Plate. La grande occasione da prima allenatore gliela dà l'Estudiantes nel 2009. In due stagioni conquista un Torneo d'Apertura ed una Coppa Libertadores. Successi che attirano l'attenzione della Federazione calcistica argentina che gli affida la panchina della nazionale. Dal 2011 al 2014 è commissario tecnico della nazionale sudamericana, che poi è stata l'ultima esperienza professionale da allenatore di Sabella.