Franck Ribéry a fine stagione potrebbe lasciare la Fiorentina. È di pochi giorni fa un'intervista rilasciata dal fuoriclasse francese al settimanale tedesco Sport Bild, nella quale il numero 7 viola non esclude un suo ritorno in Bundesliga alla scadenza del contratto, prevista per il prossimo 30 giugno.

Nostalgia della famiglia

Sono diverse le ragioni che spingerebbero l'asso transalpino a dire addio alla società viola al termine di questa stagione, la seconda per lui in maglia gigliata. Innanzitutto la nostalgia della famiglia. "Mi mancano mia moglie e i miei figli, non è semplice vivere con loro lontani.

È la prima volta, in tutta la mia carriera, che ci separiamo. Ma ormai Monaco è casa loro...", ha detto Ribéry.

Accendendo i riflettori su quello che potrebbe essere il motivo principale del malessere che in molti, a Firenze, sostengono abbia avuto inizio l'estate scorsa, con l'irruzione dei ladri nella villa sulle colline fiorentine, dove Franck viveva con tutta la famiglia. Un episodio che ha spinto la moglie del francese a fare ritorno in Germania con i bambini.

Un progetto che non decolla

Tuttavia, a rendere incerto il destino del francese, ci sarebbero anche i dubbi sulle prospettive future del club gigliato. "Al momento penso solo alla Fiorentina, sono importante per la squadra. Però non escludo che finita l'avventura qui io possa tornare in Bundesliga.

Non voglio escludere nulla...", ha aggiunto Ribéry al settimanale tedesco.

Nessuno strappo quindi, ma la consapevolezza che, a dispetto dei quasi 38 anni (li compirà ad aprile), il suo talento riesce ancora a fare la differenza. E che probabilmente il progetto di Rocco Commisso, che su di lui ha puntato molto, richiederà tempi troppo lunghi e nel breve periodo offrirà poche soddisfazioni e molte amarezze.

Come la recente eliminazione in Coppa Italia contro l'Inter e il disastro in campionato di Napoli, dove i viola hanno perso 6-0.

Il mercato non aiuterebbe il francese a rimanere

Lo stesso mercato di gennaio per ora ha offerto pochi spunti confortanti, probabilmente non sufficienti per far cambiare idea a Ribéry su quello che potrebbe diventare il livello della squadra da qui al termine della stagione.

Senza una reale svolta sulle ambizioni del club diventa difficile ipotizzare un rinnovo contrattuale da parte del francese, al quale peraltro non mancano certo i corteggiatori nel campionato tedesco, che è stato suo per 12 anni.