C'è molta euforia in casa Milan dopo il successo sulla Juve per 3-0, nel match di domenica scorsa 9 maggio.

Il gruppo rossonero ha dimostrato carattere in un momento delicato e ora ha voglia di raggiungere l'obbiettivo chiamato Champions. I rossoneri, se dovessero vincere le prossime due partite contro Torino e Cagliari, arriverebbero matematicamente tra le prime quattro, staccando il biglietto per la prossima edizione del massimo torneo europeo. Il club di via Rossi, in quel caso, chiuderebbe la stagione il 23 maggio contro l'Atalanta per il solo prestigio e senza pressione del risultato.

La sfida contro il Torino e la tegola Ibrahimovic

Il Milan è rimasto nel capoluogo piemontese dove, questo 12 maggio, affronterà il Torino che, con l'arrivo del tecnico Nicola ha migliorato il suo rendimento. I granata sono attualmente al 15° posto con 35 punti, non ancora matematicamente salvi e vista la rimonta del Cagliari, gli uomini di Nicola venderanno cara la pelle. D'altronde il Toro in casa è una squadra insidiosa e i rossoneri dovranno avere la stessa pazienza dimostrata nella vittoria dell'Allianz Stadium. Il match sarà un esame di maturità per il Diavolo, che non può permettersi di sbagliare.

La nota dolente per i milanisti è che Zlatan Ibrahimovic salterà la trasferta di Torino e la gara interna contro il Cagliari: lo svedese ha rimediato una distorsione al ginocchio contro la Juve e dovrà rimanere a riposo per almeno una settimana, Pioli spera in suo recupero per l'ultimo impegno di Bergamo.

Le parole di Pioli

Nella conferenza stampa alla viglia della trasferta di Torino, Stefano Pioli parla dell'infortunio del suo numero 11: "L' infortunio di Zlatan è stata l'unica nota stonata di una serata quasi perfetta, ha subito una lieve distorsione al ginocchio . Sicuramente non sarà disponibile domani e domenica, valuteremo la sua situazione la settimana prossima".

Il tecnico emiliano ha poi proseguito parlando della gara: "Non ho paura dell'euforia dopo la vittoria contro la Juve, ma sono sempre "preoccupato" prima di una partita perché le difficoltà ci sono e gli episodi spesso possono rivelarsi decisivi. Nello scorso turno i bianconeri ci hanno aspettati e noi siamo stati bravi a muovere bene la palla, domani non so quale sarà l'atteggiamento del Torino, ma noi dobbiamo fare lo stesso.

Dobbiamo scendere in campo con la stessa voglia e determinazione e cercare di non dare punti di riferimenti alla difesa avversaria che ha dimostrato solidità".

L'ex allenatore della Fiorentina prosegue: "Siamo concentrati sulla partita e vorrei che proseguissimo la prestazione fatta l'altra sera, ma dobbiamo metterci la stessa cattiveria in un momento così decisivo per il campionato. Il nostro obbiettivo sarà quello di mettere sul campo le nostre caratteristiche e di sfruttarle al cento per cento, se dovesse giocare Rebic è chiaro che cambieremo sistema di gioco, ma abbiamo chiari i nostri concetti, chiunque giochi. Credo che domenica scorsa siamo stati bravi a continuare ad attaccare la profondità con tanti uomini, questo ci ha consentito di giocare tra le linee e di allargare la squadra avversaria".

Il tecnico parla della maturità che ha dimostrato la squadra contro la Juventus: "All'Allianz Stadium abbiamo dimostrato di essere una squadra matura, e se lo siamo davvero faremo delle scelte giuste al momento giusto. Serve lavorare in profondità, con il giusto atteggiamento e anche un po' di fortuna".

Curioso il finale con l'allenatore rossonero che cita Nelson Mandela: "Quando avrò la paura di rischiare, non potrò più essere un leader".