Il giorno dopo la sconfitta del Lecce sul campo del Monza, nel big match di Serie B giocatosi il 4 maggio, è intervenuto il presidente del club giallorosso, Saverio Sticchi Damiani. Il massimo dirigente del Lecce ha parlato della gara persa dai salentini per 1-0 e anche del finale di stagione.

Le parole del presidente

Saverio Sticchi Damiani, parlando a "Il Quotidiano di Puglia", si è detto orgoglioso dei suoi giocatori: "Non meritavamo di perdere, siamo rammaricati. La squadra ci ha messo tutto quello che doveva e poteva. Dopo la partita ho detto loro che non è ancora finita, dobbiamo giocarcela fino in fondo.

Non siamo più padroni del nostro destino, ora dipende tutto dalla Salernitana".

Il presidente continua, rivolgendosi ai tifosi giallorossi: "Mi dispiace molto per loro, perché ci hanno sempre dimostrato il loro sostegno e anche prima della partita ci hanno accolto con grande calore. L'affetto della nostra gente è davvero speciale."

È un periodo sfortunato per i salentini, basti vedere i legno colpito da Hjulmand a botta sicura nel secondo tempo di Monza. "Diciamo che non è un periodo molto positivo. La squadra sta lavorando bene, a Monza ci è mancato solo il risultato. Il gol di Barberis, perfetto nell'esecuzione, ha fatto la differenza nel primo tempo, ma nella ripresa abbiamo avuto noi il pallino del gioco.

Non mi piace recriminare, dobbiamo pensare che solo giocare questo campionato di vertice è un lusso per noi, nessuno se lo sarebbe immaginato prima. Ora occorre ricompattarsi in modo da giocare questo finale con orgoglio condiviso", ha aggiunto il presidente.

Sul possibile atteggiamento dell'Empoli (già promosso) per la gara contro la Salernitana, Sticchi Damiani conclude: "Questo non lo possiamo dire, non dipende da noi.

In questo campionato delle imprevedibilità non ha senso giocare con i pronostici. Dobbiamo chiudere bene una stagione che è andata ben oltre le aspettative".

Capitan Mancosu

Nelle scorse settimane alcuni avevano parlato di un presunto intervento di appendicite per tutelare il giocatore, in realtà Marco Mancosu, capitano del Lecce, si è sottoposto a intervento per asportazione di un tumore.

A dichiararlo è stato proprio il centrocampista sardo tramite una lettera pubblicata sul suo profilo social. Moltissimi tifosi, di ogni squadra, hanno dimostrato solidarietà e vicinanza al numero otto giallorosso.

Nella lettera ci sono dei versi destinati a chi lo aveva accusato di aver sbagliato dei gol troppo importanti e banali per uno come lui: "Credetemi, di tutti gli errori che faccio, di un rigore alto o di un errore davanti al portiere, di queste cose non me ne frega un c**** perché sono cose che succedono solo a chi si prende la responsabilità di fare".

Mancosu in particolare ha scritto: "Mi sono operato il 26 marzo. Di tumore. Ho visto un mondo che non avrei mai pensato di conoscere, ho visto il terrore negli occhi delle persone che amo, ho visto il terrore e la preoccupazione di mia moglie che per lo stesso motivo ha perso il padre quest’estate, ho avuto la paura di non poter crescere mia figlia, ho fatto esami nei migliori centri italiani con a fianco gente che a oggi non so nemmeno se sia viva, se sia riuscita a superare la propria malattia".