Paulo Dybala, nella gara contro lo Zenit San Pietroburgo, ha scavalcato Michel Platini nella classifica dei gol realizzati con la maglia della Juventus. Il numero 10 juventino è sempre più entrato nell'Olimpo bianconero. Per celebrare questo traguardo Paulo Dybala ha deciso di esultare come fece Michel Platini nella finale di Coppa Intercontinentale del 1986. Questa esultanza ha scatenato alcuni dibattiti e per alcuni è stato un omaggio, mentre per altri questo gesto poteva essere evitato. Di questo argomento ne ha parlato anche Marco Tardelli nel suo editoriale su "La Stampa": "Caro Dybala, ho visto la tua esultanza dopo il gol", ha scritto l'ex giocatore della Juventus che ha poi ha spiegato di non aver compreso il gesto dell'argentino: "Era un omaggio, ma non ho capito bene il nesso".
Tardelli parla di Dybala
Paulo Dybala, nel corso di questa stagione, è tornato pienamente al centro del progetto della Juventus. Il numero 10 juventino, nel match contro lo Zenit, si è preso la squadra sulle spalle e l'ha aiutata a mettere un primo tassello per uscire dalla crisi. Dybala, in Champions League, ha voluto anche omaggiare Michel Platini, ma Marco Tardelli ha spiegato di non aver del tutto capito il suo gesto. L'ex calciatore della Juventus ha poi teso una mano a Dybala: "Ti auguro di diventare grande e determinante come lui per le sorti del club". Infine Tardelli si è soffermato sulle prestazioni in campo del giocatore argentino: "Ha restituito fiducia all’intero ambiente juventino.
Non per le giocate o i gol, ma per come ha guidato la squadra". L'ex calciatore della Juventus ha poi riservato un pensiero al lavoro di Massimiliano Allegri: "Sta cercando di dare un equilibrio alla squadra".
Intanto Allegri pensa alla gara contro la Fiorentina
Marco Tardelli, nel suo editoriale su "La Stampa", ha spiegato che Massimiliano Allegri è alla ricerca di un equilibrio.
Il tecnico livornese sta cercando di ridare alla Juventus una continuità di risultati che ultimamente è mancata. Adesso i bianconeri sono in ritiro anche perché, come ha sottolineato lo stesso Allegri, questo serve a compattare il gruppo: "Questi giorni passati insieme sono quelli che ci sono mancati quest'estate, si lavora, si chiacchiera".
Il ritiro serve per aggregare la squadra anche perché questa estate, visti i tanti impegni, la Juventus non ha potuto ritrovarsi per un lungo periodo. Adesso, i bianconeri devono dimostrare anche in campionato di avere quella fame e quell'attenzione vista in Champions League. Infine, Massimiliano Allegri si è soffermato anche sui singoli e ha tirato un po' le orecchie ad Adrien Rabiot: "Inutile parlare del suo potenziale. Adrien deve fare molto di più, semplice".