La Juventus prosegue la sua battaglia su Calciopoli, a distanza di 16 anni dalla retrocessione in Serie B della società bianconera con la revoca dello scudetto 2005-2006 e l'assegnazione all'Inter. La società già il 12 gennaio 2019 aveva presentato ricorso per questa decisione al Collegio di Garanzia del Coni, successivamente dichiarato inammissibile il 27 maggio. Successivamente l'11 luglio del 2019 si è affidata al Tribunale Federale Nazionale, che si è espresso allo stesso modo del Collegio di Garanzia del Coni. La decisione del Tribunale Federale Nazionale è arrivata il 30 agosto, da qui la Juventus ha deciso di proseguire il suo iter giudiziario ricorrendo al Tar del Lazio l'8 marzo, con un'udienza dedicata.

Si attendono novità in queste settimane, e considerando la velocità con cui è stata giudicata da Coni e Tribunale, potrebbero arrivare a breve. Di certo la volontà della Juventus è quella di fare giustizia in merito alla decisione del Giudice Sportivo di assegnare il titolo all'Inter, considerando che i nerazzurri nella stagione 2005-2006 erano arrivati a terzi a diversi punti di distanza da Milan e Juventus, quest'ultima arrivata prima in classifica.

Presentato ricorso al Tar dalla Juventus per l'assegnazione scudetto all'Inter nel 2005-2006

La Juventus ha presentato ricorso al Tar in data 8 marzo in merito all'assegnazione del titolo all'Inter nella stagione 2005-2006. La sentenza Calciopoli stabilì la retrocessione della società bianconera, la revoca dello scudetto della stagione 2004-2005 e l'assegnato di quello successivo alla terza classifica in campionato, ovvero l'Inter.

Un momento storico importante per la Juventus non solo per il calcio giocato ma anche per le vicende extra calcistiche, considerando come il presidente Andrea Agnelli sia impegnato anche nel valorizzare un'altra competizione europea in risposta alla Uefa. Come è noto il massimo dirigente bianconero insieme al presidente del Barcellona Johan Laporta e a quello del Real Madrid sono stati gli ideatori del progetto Superlega, nato per valorizzare il prodotto calcio.

Secondo i prima menzionati c'è bisogno di riformare il calcio attirando più giovani e in questo a loro detta la Uefa non sta dando un grande contributo. Da qui tale decisione, già a fine stagione potrebbero esserci novità a riguardo.

Il presidente della Uefa Ceferin ha parlato del progetto Superlega

Molto critico nei confronti del progetto Superlega è stato Aleksandar Ceferin, presidente della Uefa, che ha sottolineato come sia una competizione non a favore dei tifosi ma dei consumatori.

Il dirigente del massimo organismo europeo calcistico ha dichiarato quindi che chi vorrà partecipare alla Superlega non potrà farlo nelle competizioni Uefa, ovvero Conference League, Europa League e Champions League.