Archiviata la stagione 2021-2022 all’Inter è tempo di bilanci. Il DS Marotta ha rilasciato un’intervista a DAZN subito dopo la gara contro la Sampdoria, tornando a ripetere che la linea societaria è quella dell’autofinanziamento: “Bisogna aver rispetto della sostenibilità dell’azienda, ma anche della competitività”. Sono state le sue parole dopo il triplice fischio a San Siro.
Per Bastoni non meno di 70 milioni
L’anno scorso Marotta e Ausilio avevano rassicurato i tifosi dicendo che un sacrificio pesante sarebbe bastato per rimpinguare le casse societarie e fare il mercato.
Poi i sacrifici furono due, con Lukaku e Hakimi che volavano rispettivamente a Londra e Parigi. Quest’anno il mantra sembra lo stesso e l’indiziato numero uno per la partenza resta Alessandro Bastoni. Il giocatore ha incassato da tempo il gradimento di Pep Guardiola, che non ha fatto mistero di volerlo con se al Manchester City.
La posizione dell’Inter sul difensore è netta e non si accetteranno offerte inferiori ai 70 milioni. Per far quadrare i conti e il bilancio i nerazzurri devono chiudere il mercato in attivo di almeno 60 milioni, ma senza gli investimenti da parte di Suning quei fondi arriveranno gioco forza dalla vendita dei giocatori. Se Lautaro e Barella sembrano destinati a rimanere ancora a lungo a Milano, chi potrebbe partire è Alessandro Bastoni, che oltre all’interesse di Guardiola rimane un pallino di Antonio Conte.
Nel 2017 L’Inter lo prese dall’Atalanta per 1,5 milioni e l’anno dopo lo girò al Parma per 2,5 salvo poi riacquistarlo nel 2019 per 15 milioni. Bastoni ha 23 anni ed è maturato calcisticamente sotto l’ala di Conte, che sarebbe intenzionato a portarlo con se al Tottenham, soffiandolo ai rivali del City. I due club inglesi farebbero sul serio e starebbero preparando l’offerta da presentare a Marotta, che non farà sconti per cedere il cartellino del classe ’99.
Il nome per sostituirlo sarebbe quello del brasiliano Gleison Bremer del Torino, ma su di lui c’è il forte interesse di José Mourinho, che dopo il match col Torino avrebbe manifestato al giocatore in persona il desiderio di portarlo a Roma per la prossima stagione. Anche Juventus e Leichester [VIDEO] monitorano il granata.
Denzel Dumfries potrebbe lasciare l’Inter
La stagione dell’ala interista è stata molto positiva. Dumfries si è preso la fascia destra con 5 reti e 5 assist, mettendo a tacere chi lo riteneva inadeguato per il dopo Hakimi. Inzaghi ha creduto molto nelle sue potenzialità e lo ha riplasmato durante gli allenamenti per migliorarne la fase difensiva. Ora Denzel è un terzino completo, in grado di macinare chilometri senza perdere l’equilibrio di squadra e molto propositivo sotto porta. Su di lui non sono circolate cifre precise, ma piacerebbe all'estero e il valore dovrebbe aggirarsi intorno ai 20-30 milioni (secondo Transfermarkt).
Gli 'esuberi' in partenza e l’alleggerimento del monte ingaggi
L’ultimo addio in ordine di tempo è stato quello di Andrea Ranocchia (34), che domenica scorsa ha salutato i tifosi in lacrime ringraziandoli per il sostegno e il calore ricevuto in questi anni all’Inter.
A lui si aggiungerà Matias Vecino (30), anch'egli in scadenza e destinato probabilmente alla Lazio; Arturo Vidal (35), che sembra sempre più prossimo al Flamengo; Alexis Sanchez (33), non più centrale al progetto; Aleksandar Kolarov (36), che potrebbe restare in società come dirigente e infine Felipe Caicedo (33), oggetto misterioso del mercato di riparazione.
Con queste partenze l’ammontare per gli stipendi dei calciatori si ridurrebbe di 35 milioni lordi su un totale di 140 e l’obbiettivo di tagliare gli stipendi del 10-15% sarebbe così ampiamente rispettato. Resta da capire se questi fondi verranno rinvestiti per l’acquisizione a parametro zero di Dybala, sempre più accostato ai Milanesi, o se l’intenzione è quella di mantenere un tetto stipendi basso e puntare su profili meno onerosi dal punto di vista contrattuale.