Quella contro il Lugano è stata la prima amichevole ufficiale dell'Inter, che si è imposta in trasferta per 1-4. Tra le prestazioni degne di nota, merita di essere evidenziata quella di Kristjan Asllani (20 anni), arrivato dall’Empoli con la formula del prestito oneroso (4 milioni) più obbligo di riscatto fissato a 10. Il regista italoalbanese, all'esordio assoluto in nerazzurro, è stato impiegato nella zona di competenza di Marcelo Brozovic, dimostrando di avere tutte le carte in regola per essere qualcosa in più di una semplice alternativa al croato.

A salutare la prima gara ufficiale del neoacquisto interista è stato anche il giornalista Mario Sconcerti, che in un editoriale pone il giocatore tra i migliori acquisti della prima fase di calciomercato.

Lugano-Inter: Asllani imposta dalla difesa e detta i tempi di gioco. Sconcerti: 'Giocatore mai banale'

Mario Sconcerti, che all'indomani della gara in terra svizzera, si è espresso in questi termini in merito ad Asllani: "Per me è un ottimo giocatore, sa sempre cosa fare e non è mai banale". Si può infatti essere molto dotati dal punto di vista del fisico e della tecnica, ma senza la giusta mentalità è difficile affermarsi ad alti livelli nella massima serie. Kristjan Asllani, oltre ad avere dei piedi ben educati, sembra già molto solido anche sotto l’aspetto mentale.

Nella partita in trasferta contro il Lugano si è infatti disimpegnato egregiamente nel difficile ruolo di regista arretrato, dimostrando, al di là della giovane età, di poter rappresentare una valida alternativa a Brozovic, che nell’ultima stagione è stato costretto agli straordinari proprio per la mancanza di un vice con le sue caratteristiche.

Nel primo tempo contro la compagine elvetica, Asllani si è posizionato davanti alla difesa nel 3-5-2, sfruttando la sua precisione nel passaggio e la visione di gioco per far ripartire l’azione. Una prova non facile, anche a causa delle grandi assenze nel reparto arretrato, che per l’occasione ha visto protagonisti Darmian, Fontanarosa e D’Ambrosio dal primo minuto.

Il giovane centrocampista ha collegato il reparto difensivo col centrocampo, dimostrando di possedere una predisposizione naturale per quel compito che, tra le varie abilità, richiede al suo interprete una buona dose di carattere per farsi trovare sempre al centro del gioco, chiedere la palla e proporsi come soluzione “sicura” per il passaggio.

Per tuta la gara, Asllani si è mosso tanto sulla mediana, smistando il gioco con entrambi i piedi per i compagni più avanzati e fungendo da punto di riferimento per lo scarico, un po’ come fa Brozovic che, mediamente, tende a muoversi molto per liberarsi dalle marcature, così da farsi trovare libero per dare sbocco alle ripartenze. Per mettere in mostra un’altra delle sue caratteristiche, all’ex Empoli sono poi bastati solamente tre minuti per fare un assist, quando dalla sinistra ha calciato un corner teso e preciso, che ha trovato il guizzo vincente di D’Ambrosio, ben appostato al centro dell’area.

Buone anche le verticalizzazione in favore del reparto avanzato, soprattutto in ottica delle nuove soluzioni tattiche ricercate da Inzaghi nel secondo tempo.

Asllani si adatta bene al 3-4-1-2: la sua capacità di verticalizzare il gioco potrà essere un’arma in più per Inzaghi

Nel secondo tempo, Asllani ha giocato più avanzato nella nuova veste tattica del 3-4-1-2 in cui Correa è stato schierato come trequartista. In questa fase della partita, il classe 2002 ha continuato a cucire tra i reparti, ma si è concesso maggiori sortite in avanti, sempre con l’intento di rendersi propositivo e d’aiuto per i compagni. Non è un caso che le sue giocate non siano mai state leziose, ma guidate da una rapidità di pensiero e d’esecuzione che ha permesso, in certi frangenti, di velocizzare il giropalla e di aprire gli spazi in avanti per favorire il gioco verticale di Correa (forse il migliore in rosa per quanto riguarda la capacità di dribbling e d’incursione).

Considerando anche l’acquisizione di Mkhitaryan (schierato mezzala nel primo tempo) sembra che la mediana interista abbia fatto un notevole balzo in avanti per quanto riguarda la presenza di “fosforo” a centrocampo. Schierare assieme dei giocatori dalle importanti qualità tecniche potrebbe sopperire alla mancanza di autentici “incontristi”. Questo sarebbe possibile attraverso la ricerca di un maggiore possesso palla e, col 3-4-1-2, il ricorso al fraseggio insistito per costringere l’avversario a uscire in pressing, aprendo varchi in cui sfruttare la velocità palla al piede di Correa.

All’88’, Asllani ha lasciato il campo tra gli applausi del mister che, già dalla prossima amichevole di sabato contro il Monaco (20:30), avrà modo di riproporlo come play maker e, quando Brozovic sarà in forma partita, anche nella inusuale veste di mezzala nel centrocampo a 5, ruolo in cui potrebbe essere pericoloso grazie alla buona lettura dei tempi d’inserimento e al tiro da fuori.

È ancora troppo presto per dirlo e probabilmente serviranno le prime partite di campionato per avere maggiori indicazioni, ma il nuovo giocatore dell’Inter sembra aver posto fine all’annoso problema del vice regista, una lacuna che nella scorsa stagione è valsa la perdita di punti fondamentali nella lotta scudetto quando Brozovic è mancato per diverse partite a causa di un infortunio rimediato durante la trasferta di Champions contro il Liverpool. Intanto, Asllani è stato accolto con calore non soltanto dai tifosi e dal mister, ma anche da diversi esperti, tra cui Mario Sconcerti, che sulle pagine di calciomercato.com ha dichiarato: "Oggi che le squadre sono già in ritiro, i migliori acquisti di questo mercato mi sembrano Matteo Pessina al Monza, Asllani all'Inter e Dodo alla Fiorentina."