Secondo le indiscrezioni trapelate dal Corriere dello Sport, il vicepresidente della Juventus Pavel Nedved e parte della squadra non vorrebbero più Massimiliano Allegri, sollecitazione che Andrea Agnelli e Arrivabene avrebbero rinviato al mittente.

Juventus, Nedved si sarebbe esposto per esonerare Allegri ma Agnelli lo avrebbe bloccato

Gli ultimi risultati della Juventus mostrano una crisi della squadra bianconera che ormai appare lampante. Sotto il giudizio della critica ovviamente, sono passati i giocatori, la società ma soprattutto Massimiliano Allegri.

Il tecnico toscano, reo secondo i critici di far giocare male la Vecchia Signora, non rischierebbe il posto, con parte della dirigenza piemontese pronta a puntare su di lui. Già perché non tutti i membri della Juve avrebbero la volontà di continuare con il manager livornese. Secondo le indiscrezioni di oggi 20 settembre infatti, Pavel Nedved si sarebbe esposto in prima persona per cavalcare l'esonero dell'allenatore classe '67.

Da contraltare alla richiesta del vicepresidente bianconero si sarebbero dunque eretti in prima persona Andrea Agnelli, che avrebbe chiamato direttamente Allegri rassicurandolo e dandogli ancora fiducia ma chiedendogli allo stesso tempo un cambio di marcia, e Maurizio Arrivabene.

Soprattutto quest'ultimo, nelle sue ultime uscite mediatiche, aveva voluto ribadire come Allegri sia un punto fermo della società torinese: "Cambiare guida tecnica sarebbe una follia e Allegri ha un programma che deve sviluppare in 4 anni. Se le cose non funzionano il responsabile sono io, che sono al vertice". Insomma una situazione che testimonierebbe diverse anime in contrapposizione nella società e che evidenzierebbero una spaccatura che si starebbe allargando a macchia d'olio anche nel gruppo squadra.

Juventus, parte della squadra non seguirebbe più Massimiliano Allegri

Questa spaccatura in seno alla Juventus, si starebbe dunque propagando anche tra i componenti della squadra. Uno dei calciatori che avrebbe riscontrato un malessere nei confronti di Massimiliano Allegri risulterebbe essere Leonardo Bonucci. Il capitano e storico difensore bianconero, nella partita con il Monza persa per 1 a 0 dalla Vecchia Signora, è stato tenuto in panchina per preservarlo da altri 90 minuti di gioco che si sarebbero aggiunti a quelli fatti da titolare contro il Benfica appena mercoledì scorso.

Un turnover probabilmente necessario per un ragazzo di trentacinquenne anni ma che non avrebbe raccolto il consenso dello stesso.

Un altro elemento dello spogliatoio Juve che starebbe trovando difficoltà a relazionarsi con Allegri sarebbe Di Maria. L'argentino, oltre all'ormai nota chiacchierata con Milik nel post gara col Benfica, con il rosso rimediato contro il Monza per un gesto violento e antisportivo avrebbe palesato un nervosismo eccessivo, dato evidentemente da una situazione poco serena tra le mura della Continassa.