La Juventus, in queste ore sta cercando di riflettere sulla crisi che ha colpito la squadra in questi primi mesi di stagione.

Il giornalista Luca Momblano, in una diretta Juventibus, ha parlato di quanto accaduto tra Massimiliano Allegri e la squadra dopo la sconfitta contro il Benfica: "Ieri (15 settembre, ndr) Allegri incontra la squadra perché c'è l'allenamento. Dalla mia ricostruzione pare che la società non fosse presente. C'è un confronto Allegri squadra che non è un confronto feroce. È un confronto abbastanza coerente con i soliti discorsi di Allegri alla squadra.

Non avrebbe scelto una linea particolare o di rottura rispetto al passato".

"Ha parlato qualcuno della squadra? Sì. Io vi dico che il primo giocatore a prendere la parola sarebbe stato Bremer. E avrebbe manifestato in qualche modo il fatto che lui, come probabilmente altri dei nuovi (prendendosi anche una parte di responsabilità) non hanno capito qual è la richiesta dell'allenatore. Quindi manifestando il bisogno di un lavoro più preciso, uno stato "di confusione" ma anche la volontà di approfondire in fretta perché forse capiamo ma non capiamo. Questa è una linea di qualche nuovo giocatore. Io non so se Bremer parlasse solo per sé o pure per qualcun altro", ha spiegato il giornalista.

Momblano: 'Allegri un po' di conquista dei giocatori la deve fare'

La Juventus cerca ora di ritrovare la rotta visto che questo avvio di stagione non è stato dei migliori.

Luca Momblano ha parlato del clima che c'è nello spogliatoio bianconero: "Nello spogliatoio c'è un largo e diffuso clima di diffidenza in questo momento nei confronti delle richieste e della parte calcistica richiesta da Allegri.

Non è una cosa di principio ovvero qualunque cosa dice non va bene. Quindi un po' di conquista dei giocatori Allegri la deve fare. Come? Cambiando il suo metodo di comunicare con i giocatori. Questo credo sia evidente e molto in fretta anche".

Nessun vertice con la dirigenza

In queste ore, però, non ci sarebbe stato un confronto in casa Juventus tra la società e l'allenatore, come ha rivelato lo stesso Momblano: "Questo vertice non è stato fatto e un pochino mi lascia l'idea che ci siano dei "non detti" e forse anche delle responsabilità che vengono anche scaricate un po' l'uno sull'altro.

La butto lì: l'allenatore sulle assenze o sulla scarsa disponibilità di alcuni giocatori a voler capire cosa gli viene richiesto. I giocatori con l'allenatore o con i preparatori perché si sentono sulle gambe o perché ci sono sempre infortunati. La dirigenza un po' sull'allenatore e un po' sui giocatori, chi più sull'allenatore, come Nedved, chi più sui giocatori, come Cherubini. Sto dicendo cose per rendere l'idea".

"Tutta questa situazione, senza quel vertice, sono sicuro che non è risolta e questo mi preoccupa. Non verso Monza-Juve, ma per una stagione che di per sé sta iniziando. Invece già sento dire in giro: "Mercoledì la stagione è finita", ma ovviamente la società non può fare questo ragionamento, è chiaro che per la Juve la stagione non è finita.

Però non mi pare che al momento abbia fatto una mossa così decisa per una unione di intenti su questa gestione attuale e su questa fiducia della gestione della squadra", ha dichiarato in conclusione il giornalista.