Queste sono giornate molto difficili per la Juventus che vive un momento di crisi dopo la sconfitta contro il Monza. Ma almeno per il momento, come ha rivelato Luca Momblano, non ci sarebbe stato un confronto tra Allegri, la società e i giocatori.

Il giornalista, in una diretta su Juventibus, ha sottolineato che a suo parere le parti avrebbero dovuto avere un confronto, che però non ci sarebbe ancora stato: "Un vertice che non c'è stato. Un vertice tra dirigenza, proprietà, allenatore e spogliatoio. Quel vertice era inevitabile, secondo me, dopo Juve-Benfica per i tanti non detti, per le situazioni un po' croniche e antipatiche ma molto consolidate.

È guerra di posizione tra Allegri e lo spogliatoio, tra Allegri e la dirigenza e tra la proprietà e la dirigenza, tutto questo non è accettabile che possa andare avanti perché i risultati ne sono in parte una conseguenza", ha spiegato Momblano.

Il giornalista poi ha aggiunto che una soluzione va trovata anche perché certi ostacoli sembrano insormontabili: "In parte perché in campo vanno i giocatori e i giocatori non vanno per perdere. Però poi vai in campo e in campo sbagli. Sbaglia Di Maria, sbaglia la difesa, sbaglia Gatti, sbaglia il più bravo e il più inesperto. Quindi questa cosa non è agli atti e secondo me va fatta ed è decisiva, a prescindere da come si esce e io avrei provato a uscire da questo grande equivoco non solo attraverso l'idea del 'Vabbè, i giocatori e l'allenatore ci sono e si tirano su le maniche'.

Monza, Bologna e Maccabi saranno mica scogli insormontabili? E invece sì, in queste condizioni lo sono. E allora io credo sia inevitabile fare qualcosa, invece registro ancora una guerra di posizione che non mi fa ben sperare".

La società non avrebbe preso posizione

Per il momento, la Juventus non sembra intenzionata a fare rivoluzioni e si va avanti così.

Massimiliano Allegri sarà chiamato a risollevare le sorti della squadra che è apparsa in grande difficoltà.

Di questa situazione ha parlato anche Luca Momblano sottolineando che, per ora, la società non avrebbe ancora preso una posizione netta: "Secondo me una società non può rimanere insensibile a uno spogliatoio allergico alle proposte dello staff tecnico e dell'allenatore.

La società deve intervenire o con l'allenatore o con i giocatori. Secondo me il mancato posizionamento della società dimostra che la società è scontenta di tutti: dell'allenatore, dei giocatori, di come giocano, di come si comportano. Sono scontenti di tutto, però, passa il messaggio che non sei scontento di niente".

Inoltre, per Momblano la società non sarebbe del tutto convinta di prendere una posizione: "Quindi secondo me, alla fine, la posizione attuale della società è borderline, almeno a livello di mosse interne tra mettersi da una parte e dall'altra. Secondo me è legittimo, se non hai chiaro il tuo futuro prossimo. Cioè non ti butti dalla parte dell'allenatore e vai all'interno dello spogliatoio a fare un tipo di attacco che potrebbe essere controproducente, ma allora quando fai il discorso metti di fianco a te l'allenatore.

Invece non fanno neanche il contrario. È per questo che passa il messaggio: 'Max non si tocca, al momento non è in discussione' ".

Allegri sta dalla parte del suo staff

In queste settimane, si parla molto della preparazione della Juventus e del fatto che i giocatori non siano in forma.

Anche di questo aspetto ha parlato Luca Momblano: "Ma allora chi c'è in discussione? Se puntiamo su Folletti puntiamo su un obiettivo secondario. Anche perché Allegri nella conferenza pre-Monza dice: 'Lo staff sta lavorando benissimo'. E il messaggio non detto è 'il mio staff non si tocca'. E giustamente un allenatore prima di far toccare uno staff mette in discussione sé stesso. È quasi sempre così".