L'ex arbitro di calcio Graziano Cesari, ospite a TMW Radio durante la trasmissione Maracanà, ha parlato dell'uniformità di giudizio nel mondo arbitrale, definendola un'utopia da raggiungere.

Secondo Cesari, quando si parla di uniformità, si intende il seguire le disposizioni date a inizio anno. Ha poi parlato di Var, sottolineando di essere favorevole alla presenza in esso di ex calciatori, inoltre ha sostenuto l'utilizzo del Var a chiamata.

L'ex arbitro ha parlato dell'esempio del pestone in area di rigore

Come dichiarato da Graziano Cesari, se un pestone è considerato rigore allora il penalty deve essere sempre assegnato, senza distinzioni.

Il regolamento attuale non prevede una differenziazione in base alla dinamica del gioco, quindi l'arbitro dovrebbe applicare la regola in maniera uniforme. "Se poi la regola è sbagliata, questo è un altro problema. Il pestone è sempre e comunque fallo, a prescindere dalla dinamica, lo dice questa regola".

Graziano Cesari favorevole all'introduzione di ex calciatori al Var

In merito alla possibile "separazione delle carriere" tra arbitri di campo e addetti al VAR, Cesari ha detto: "Sono favorevole alla specializzazione e all'idea di avere ex calciatori al VAR, in quanto più esperti nel riconoscere certi comportamenti".

Cesari ha inoltre espresso il suo appoggio all'introduzione del VAR a chiamata, già visto ai mondiali femminili e nel calcio a 5, che permetterebbe ai capitani delle squadre di avere un ruolo attivo nelle decisioni.

Ha concluso dicendo che un cambiamento del genere richiederebbe l'intervento dell'IFAB, salvo una richiesta formale da parte della Federazione italiana.

Le dichiarazioni dell'ex arbitro Chiesa sul caso Conceicao

Anche Massimo Chiesa, ex arbitro, è stato intervistato in esclusiva da Il BiancoNero, per parlare dei vari episodi arbitrali controversi emersi dopo la partita tra Juventus e Cagliari.

In particolare, Chiesa ha espresso un giudizio netto sull'espulsione di Francisco Conceicao, affermando che è stata una delle poche decisioni corrette dell'ultimo turno di Serie A. Secondo lui, infatti, si trattava di "una chiara simulazione, in cui Conceicao ha cercato di ottenere un vantaggio sfruttando un contatto minimo".

Ha anche precisato di non condividere le dichiarazioni di Andrea Gervasoni, che aveva definito l'espulsione eccessiva, sottolineando come il comportamento di Conceicao fosse finalizzato a mettere in difficoltà l'arbitro.