Una delle notizie positive degli ultimi mesi per la Juventus è stata la crescita di Fabio Miretti, giovane centrocampista valorizzato da Massimiliano Allegri già alla fine della scorsa stagione.
Nell'attuale campionato, anche a causa degli infortuni di diversi centrocampisti bianconeri, Miretti ha giocato fino ad adesso diverse partite ed è considerato oramai parte integrante della prima squadra bianconera. Di recente il calciatore classe 2003 è stato intervistato da DAZN e ha parlato di diversi argomenti, fra cui la propria crescita nel settore giovanile e l'importanza di essere diventato parte integrante della prima squadra.
Miretti ha sottolineato il fatto di essere sempre stato un tifoso della Juventus e che il suo modello è Claudio Marchisio, anche lui cresciuto nel settore giovanile bianconero e diventato poi un giocatore importante per la squadra bianconera.
Il centrocampista Fabio Miretti ha parlato della propria esperienza professionale alla Juventus
'Noi giocatori dobbiamo fare il massimo per vincere. E' una questione di responsabilità e attaccamento alla maglia', sono queste le dichiarazioni di Fabio Miretti.
Il centrocampista poi ha aggiunto: 'Siamo la Juve e dobbiamo vincere. Sono 'gobbo' da cima a fondo, lo sono sempre stato'.
Poi ha detto: "Secondo me non è vero che i giovani in Italia giocano poco. Adesso ho avuto un po' di spazio in più io, sta giocando Scalvini che è della mia stessa età.
Forse all'estero hanno meno paura a buttarli dentro, però poi quello che giudica è sempre il campo".
In merito al soprannome 'Chico', ha dichiarato che è stato suo papà a darglielo, anche perché nel settore giovanile bianconero c'erano tanti giocatori che si chiamavano Fabio, da qui è arrivato questo nomignolo.
Il modello di Miretti è Claudio Marchisio
Fabio Miretti ha parlato anche del suo "modello" calcistico, ovvero Claudio Marchisio. La storia dell'ex centrocampista è simile a quella di Miretti essendo entrambi nati in provincia di Torino (Marchisio nel capoluogo, mentre Miretti a Pinerolo, ndr), cresciuti nel settore giovanile della società bianconera, prima di diventare parte integrante della rosa bianconera.
Su di lui Miretti ha detto: "L'ho visto per la prima volta davanti ad una pizzeria a Torino, l'anno scorso. Abbiamo parlato un po' e mi ha scritto qualche messaggio dopo la Youth League. E' un punto di riferimento".