La scorsa settimana Blasting News ha pubblicato la prima parte di un'intervista esclusiva al giornalista sportivo Franco Leonetti.

Di seguito riportiamo anche la seconda parte dell'intervista, in cui Leonetti si concentra più specificamente sui temi di Calciopoli, della Superlega e sul Calciomercato.

'Luciano Moggi ha ragione nel dire che Calciopoli è stato architettato per colpire solo la Juventus'

Uno degli argomenti più recenti è Calciopoli. Luciano Moggi di recente ha lanciato un docu-serie su un sito, Avvocati,it. In una recente intervista su Radiobianconera ha anticipato qualche argomento, dicendo che ci sono delle intercettazioni che confermerebbero, secondo lei, che il sistema Calciopoli fosse architettato per colpire solo la Juventus. Cosa ne pensa di questa battaglia che sta facendo l'ex direttore generale della Juventus?

"Intanto posso dire che il mio amico Luciano Moggi abbia assolutamente ragione e dobbiamo aggiungere come si sia impegnato strenuamente per far venire a galla le intercettazioni, anche tramite le sue facoltà economiche.

Il suo obiettivo era ed è quello di proseguire in questa battaglia e dimostrare che era tutto stato organizzato per ledere la Juventus. Su Calciopoli ci sono delle certezze che sono matematiche e oggettive uscite fuori dalle intercettazioni, cioè un campionato tipo quello del 2004 2005, che non è mai stato provato, secondo l'accusa, che ci fosse un’associazione a delinquere. Il campionato seguente del 2005 2006 non è mai stato messo sotto inchiesta. Già questo ci fa capire un insieme di cose, cioè che la Juventus è stata derubata di due scudetti, due campionati vinti sul campo. Ma poi ci sono tanti aspetti perché le motivazioni delle sentenze poi non hanno accertato dei reati, cioè la presunzione di alcuni comportamenti che sembravano aver creato una cupola fondamentalmente in maniera oggettiva.

Non sono veri. Ci ricordiamo delle sim svizzere, per esempio, che ci hanno voluto far credere o meno l'accusa ha cercato di far credere a tutti che non fossero intercettabili. Le sim svizzere erano intercettabili come tutte le altre, oppure quando si diceva, solo la Juve intratteneva dei rapporti vietati con gli arbitri. E invece no, perché poi fondamentalmente tutti i dirigenti, anzi, era la struttura arbitrale che inviava e chiedeva a tutti i dirigenti dei vari club di comunicare per cercare di rendere migliore quello che poteva essere la struttura del calcio dell'epoca.

Poi si parlava di ammonizioni preventive che non sono mai state trovate. I famosi bussolotti per le estrazioni, che fondamentalmente non hanno mai minato nessuna regolarità dei sorteggi. Le griglie che tenevano banco su tutti i quotidiani dell'epoca sono situazioni ipotizzate ma che non hanno mai trovato dei riscontri oggettivi.

Quindi fondamentalmente stiamo parlando di situazioni che, ripeto o erano consentite dal sistema oppure non sono mai state provate. Quindi secondo me altro che se fa bene Luciano Moggi a continuare la sua battaglia, a cercare di scoperchiare delle false verità che qualcuno ha continuato a spacciare per la verità e che sono passate poi alla storia come tali, ma che non sono assolutamente mai state dimostrate e sono delle falsità. I ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo presentato da Giraudo e da Moggi potrebbero eventualmente portare a una revisione del processo sportivo. Però io credo che Luciano Moggi faccia bene a perseguire e a battere questa strada. Bisogna cercare di smascherare un un sistema che all'epoca ha voluto castigare la Juve.

Concludo, all'epoca intervistai più volte Bergamo, che era il designatore degli arbitri. Alla mia domanda lui mi disse che furono fatte delle pressioni per cui il sistema doveva cambiare. Punto. Credo che una frase del genere vada appunto in questa direzione. C'è qualcuno ha cercato ovviamente di far fuori la Juventus e ci stavano riuscendo".

'Il Tribunale di Giustizia Europea potrebbe sancire la fine dell'ancien regime della Uefa'

Ritorniamo sempre alle battaglie legali. Io non posso far altro che chiederle la sua impressione sulla Superlega. E come, come penso lei sappia, ovviamente già da fine anno potrebbero esserci delle novità in merito alla decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea sulla legittimità della competizione promossa da Real Madrid e Barcellona.

Juventus. Cosa si aspetta.

"Come dici giustamente a inizio 2023 potremmo assistere a una rivoluzione copernicana, perché il Tribunale di giustizia europea potrebbe davvero sancire la fine dell’ "ancien regime" o comunque della situazione dello status quo che vediamo tutti quanti con la Uefa che è fortemente accusata di questa esclusività. Un’organizzazione che questa sorta di monopolio nelle manifestazioni calcistiche. E quella che arriverà insomma dal Tribunale di giustizia europea sarà assolutamente una sentenza inoppugnabile. Quindi, se verrà condannata la Uefa inizierà la Superlega. E ricordo sempre, nonostante molti continuino a dire che non ci sono solamente questi tre società ma anche altri che hanno sottoscritto il famoso vincolo.

Ufficialmente sono ancora sotto contratto e non sono mai usciti. Quindi se dovesse sbocciare questa idea, la Superlega con ovviamente una sentenza favorevole, credo che ne vedremo delle belle, nel senso che la nuova competizione promossa da Laporta, Perez e Agnelli potrebbe davvero iniziare a svilupparsi. Al contrario, se invece la Corte di Giustizia europea dovesse ritenere la Uefa non colpevole, credo che quello potrebbe essere il canto del cigno per la SuperLega stessa. Florentino Perez ha parlato due settimane fa, è stato durissimo nei confronti della Uefa, di un sistema che non è più sostenibile e di tante altre cose. E vedremo che cosa succederà. Però se dovesse andare, come dicevo prima, potrebbe davvero essere una sentenza spartiacque che potrebbe cambiare il mondo del calcio europeo, ma anche a livello mondiale per almeno il prossimo secolo.

Oggettivamente quello che vediamo oggi è un calcio fatto di disparità con le problematiche. Ricordiamo che il presidente della Uefa Ceferin ha lanciato la nuova Champions League che inizierà dal 2024 che non è altro che un copia incolla di quelle che sono le situazioni promosse dalla SuperLega. Quindi credo proprio che bisognerà alzare le antenne e stare molto attenti. Perché tra fine 2022, ma ripeto, più inizio 2023, questa sentenza potrebbe veramente avere l'effetto devastante che fu quello della sentenza Bosman, cioè sparigliare completamente le carte e cambiare in toto il mondo del calcio".

'La Juventus valuta Parisi, piace anche Grimaldo'

Parliamo anche di calciomercato. Le indiscrezioni di mercato confermano che la Juventus potrebbe rinforzare soprattutto la difesa a gennaio e si parla di un centrale di sinistra e un terzino di sinistra.

Quali sono i nomi seguiti dalla società bianconera per gennaio, ma anche per giugno, eventualmente.

"Per quello che posso dire, in questo momento in casa Juventus il mercato è l'ultimo tema, non per sminuire ovviamente la domanda. La Juve ha bisogno di trovare i risultati e la società ha bisogno, ripeto, di fiducia condizionata. Tempo che Allegri cambi assolutamente quello che è a rendimento deludentissimo, pesante e deficitario in una squadra che deve e deve comunque fare la Juve. Il mercato secondo me è molto importante quando tua è una squadra che fa bene. E quindi che cos'è il mercato di gennaio? Un aspetto migliorativo, cioè la ciliegina da mettere all'interno di una torta già bella, ricca e molto ben preparata a livello estetico.

Attualmente invece è il contrario, insomma, è uno strudel sfilacciato, messo in un piatto cui la ciliegina servirebbe a poco. Poi sicuramente la Juventus valuta alcuni giocatori come Parisi dell'Empoli che ha un costo intorno ai 10 milioni. Piace Grimaldo, ma io questo lo dissi già in estate. Era uno dei giocatori osservati che potrebbe liberarsi dal primo di febbraio a parametro zero dal Benfica. Servirebbe un centrale mancino di difesa. Si sono fatti vari nomi, ma in questo momento in casa Juve si si cerca di trovare la compattezza e ovviamente la giusta via per tirare fuori la Juve da questa situazione scomoda e veramente pesante. Direi che da novembre magari si potrà capire qualcosina in più sul mercato, ma in questo momento ti assicuro che la volontà è uscire da questa crisi che è veramente nera ed è una delle peggiori del calcio degli ultimi 15 anni".

Secondo Lei la conferma dei giocatori in scadenza, come Rabiot e Di Maria, dipende anche dai miglioramenti della squadra?

"Può dipendere anche da questo. Mi risulta che non ci siano stati contatti al momento con Cuadrado. In questo momento la priorità è assolutamente ritornare a fare la Juventus. Poi saranno tematiche che andranno assolutamente affrontate quelle dei prolungamenti di contratto dei giocatori".