È arrivata nella serata di questo venerdì 20 gennaio la sentenza della Corte Federale di Appello della Figc per la questione delle Plusvalenze fittizie: la decisione è stata quella di infliggere 15 punti di penalizzazione alla Juventus che dovrà scontare nel campionato in corso.

Se tutto ciò dovesse essere applicato alla classifica di oggi, la Juventus si ritroverebbe a 22 punti, al posto dei 37 attuali ottenuti sul campo, andandosi a posizionare in undicesima posizione nella graduatoria di Serie A.

Sono stati invece prosciolti gli altri otto club coinvolti nell'indagine, ossia Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara.

Il verdetto della Corte: 15 punti di penalizzazione

Questa sentenza della Corte Federale ha superato ciò che era stato richiesto dalla Procura federale, ossia 9 punti di penalizzazione da scontare nel campionato in corso.

La sentenza emessa nella giornata di questo venerdì 20 gennaio che configurerebbe 15 punti di penalizzazione, se dovesse venire effettivamente applicata in toto anche al termine della stagione, vedrebbe la Juventus rischiare seriamente di mancare l'obiettivo della qualificazione alla prossima Champions League e forse in toto a tutte le competizioni europee.

La Juventus può ora fare ricorso contro questa sentenza entro 30 giorni dall’uscita delle motivazioni al collegio di garanzia dello sport del CONI.

Il Collegio di garanzia comunque deciderà sulla legittimità e non sul merito della sentenza di oggi.

Il comunicato ufficiale della Corte Federale di Appello della Figc

Di seguito il comunicato integrale ufficiale divulgato in queste ore, dopo la sentenza: “La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n.

89 del 27 maggio scorso, sanzionando la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio)".

Il comunicato poi prosegue: "La Corte ha confermato il proscioglimento per gli altri otto club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti”.