Il Milan sta vivendo uno dei periodi più difficili dell'era Stefano Pioli. In questa primissima parte del 2023 i rossoneri hanno infatti perso tutte le certezze degli ultimi anni grazie alle quali è arrivato l'incredibile scudetto dello scorso anno.
Un trend negativo quello attuale che rischia invece di affossare la squadra nella seconda parte di stagione. Le colpe sono da distribuire tra giocatori, allenatore e società. Ma c'è chi punta il dito anche contro alcuni senatori, coloro che hanno deluso di più e su cui Pioli contava maggiormente. Delle colonne portanti che, nel corso degli ultimi tempi, si sono sgretolate piano piano per motivazioni differenti: dal calo di rendimento agli errori individuali passando per i tanti infortuni e per un mercato estivo finora deludente, le cause della crisi appaiono molteplici.
Tomori e Theo in forte calo
Il primo giocatore a finire sul banco degli imputati è Fikayo Tomori, una vera e propria roccia della difesa rossonera se si pensa al tricolore dello scorso anno. Nel derby di Supercoppa, che l'Inter ha vinto per 3-0, è saltato agli occhi il gravissimo errore di marcatura da parte sua su Lautaro Martinez che in occasione del 3-0 lo aggira in area di rigore per andare a battere a rete indisturbato.
La dirigenza rossonera aveva deciso di investire ben 28 milioni su di lui nella stagione 2020/2021. Una decisione che ha pagato dato l'alto rendimento che il difensore ha mostrato l'anno successivo, quello appunto dello scudetto rossonero. La vittoria del tricolore è passata anche dalla difesa, il vero punto di forza di Pioli, che ha chiuso con soli 31 gol subiti.
Ora l'inglese sembra però aver perso la consueta brillantezza al pari di Theo Hernandez, l'esterno francese il cui rendimento nel recente passato ha attirato l'attenzione dei club più blasonati d'Europa. Oggi il difensore transalpino sembra però svuotato della consueta verve, stanco e forse con la testa ancora dentro il Mondiale in Qatar che l'ha visto perdere solo all'ultimo atto in finale la possibilità di diventare campione del mondo.
A centrocampo manca il vero Tonali
Maignan poi sembra essere diventato l'oggetto del mistero. Il portiere non gioca dallo scorso 18 settembre per via di una serie di problemi al polpaccio. Non ce l'ha fatta nemmeno a giocare il Mondiale in Qatar. La sua assenza pesa molto, anche perchè lo scorso anno, grazie alle sue poderose parate, la porta del Milan è rimasta inviolata numerose volte.
Come lui, anche capitan Calabria non ha vissuto un inizio di stagione facile dovendo scontare due mesi di inattività per via di un infortunio al bicipite femorale rimediato il primo ottobre 2022. Al suo posto ha giocato lo statunitense Dest che, però, non ha mai davvero convinto Pioli.
Anche Sandro Tonali appare in questo periodo l'ombra di se stesso. Nonostante un buon avvio, con all'attivo ben sette assist e due gol segnati, nelle ultime uscite è apparso stanco e disorientato. Da lui ci si aspetta una conferma del salto di qualità vissuto lo scorso anno.
Lo scarsissimo impiego dei nuovi, da Origi a Dest passando per il rendimento non proprio stellare di De Ketelaere ha fatto il resto: martedì il Milan affronterà la Lazio in un match che dirà molto delle sorti dei rossoneri in questo campionato.