La Juventus è attesa da giorni importanti per quanto riguarda le vicende giudiziarie. Il caso plusvalenze e la manovra stipendi potrebbero evidentemente condizionare la stagione 2023-2024. Se però nel primo caso si attende l'esito del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, per il secondo filone d'indagine si attende ancora la notifica dell'atto da parte del procuratore Figc Chiné.

A proposito di manovra stipendi arrivano conferme da parte di diversi giornali sportivi sulla possibilità da parte della società bianconera di affidarsi al patteggiamento.

Tale procedura però non dipende solo dall'indagato ma, come scrive il giornalista sportivo Daniele Galosso su Tuttosport, anche dai capi d'imputazione additati all'accusa.

Il patteggiamento rappresenterebbe una sorta di compromesso fra le parti, una modalità che sarebbe prevista dall'articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva. Come scrive Galosso: 'l'applicazione di sanzioni su richiesta delle parti avverrebbe in questo caso subito dopo la notifica di chiusura delle indagini da parte del Procuratore Figc Chiné'. In poche parole prima di scoprire eventuali atti di deferimento. Con il patteggiamento la sanzione potrebbe essere ridotta fino ad un massimo della metà di quella prevista nel caso si procedesse in via ordinaria.

La Juventus potrebbe decidere di patteggiare per la manovra stipendi

'Per patteggiare non è sufficiente la sola intenzione dell'indagato, dipende anche dai capi d'imputazione additati dall'accusa'. Queste le dichiarazioni di Daniele Galosso a Tuttosport. Nell'ipotesi in cui però le parti procedano con il patteggiamento, non rappresenterebbe per la Juventus un'ammissione di colpa, come scrive il giornalista sportivo, quanto un compromesso per diminuire i tempi giudiziari della manovra stipendi, oltre al fatto che le sanzioni sarebbero evidentemente più accettabili.

Un eventuale riconoscimento del fatto commesso da parte della Juventus finirebbe anche per evitare ripercussioni sul processo penale che riguarda la società bianconera.

Il caso plusvalenze

Possibile l'annullamento della penalizzazione di 15 punti per il caso plusvalenze ma anche un conferma o eventualmente un rimando alla Corte Federale d'Appello, che in tal caso dovrà riscrivere le motivazioni.

In tal caso è probabile una diminuzione della sanzione. Ne ha parlato di recente De Paola che ha dichiarato come in caso di annullamento dei 15 punti di penalizzazione sarebbe un fallimento della Figc che dovrebbe portare alle dimissioni del presidente Gravina.