La Juventus è attualmente terza in classifica grazie a quanto disposto dal Collegio di Garanzia del Coni che in merito al caso plusvalenze ha disposto l'annullamento della sanzione da 15 punti con conseguente rinvio alla Corte Federale per una rimodulazione della pena.

In caso di nuova penalizzazione è dunque scontato che sarà minore a livello di entità (lo stesso Ugo Taucer, presente per l'accusa durante il dibattimento, ha ammesso che la sanzione è troppo pesante e non adeguatamente motivata) ma bisognerà attendere le prossime due settimane per conoscere le motivazioni del Coni e dunque ipotizzare i prossimi sviluppi.

Sull'argomento è intervenuto nelle ultime ore anche Michele Criscitiello, che non ha risparmiato parole pesanti nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio e del Coni per come stanno gestendo la vertenza.

Criscitiello sul caso plusvalenze

'Se grazie alle coppe la Serie A vale di più, per colpa di Coni e Federazione la serie A viene vista come una barzelletta mondiale'. Queste le dichiarazioni di Michele Criscitiello nel suo editoriale su Sportitalia.com. Il giornalista ha sottolineato come si sia partiti con un -15 a gennaio per poi arrivare ad una restituzione dei punti ad aprile per poi poter ritornare, in futuro, ad una nuova possibile penalizzazione.

Il giornalista ha definito la gestione del caso come una pagliacciata mentre parlando di mercato ha confermato l'interesse della Juventus per Cristiano Giuntoli e Ricky Massara nel ruolo di direttore sportivo.

La grazia a Lukaku da parte della Figc

Altro argomento dell'editoriale di Michele Criscitiello è il caso Lukaku graziato dalla squalifica in Coppa Italia dal presidente FIGC Gabriele Gravina. Il giornalista sportivo anche in questo caso non ha risparmiato critiche alla Federazione Italiana Giuoco Calcio: 'La squalifica di Lukaku è l'ennesima sceneggiatura scritta da un regista che non sa più che pesci prendere.

Gravina, con la grazia a Lukaku, ha dimostrato a Ceferin che se può andare contro la Juventus lo fa ben volentieri ma soprattutto ha dimostrato che quando vuole prendere una decisione è in grado di farlo. Ed è anche veloce. Però le decisioni vanno prese per il bene del calcio e non solo per dimostrare qualcosa a qualcuno. Detto questo Lukaku non andava proprio ammonito, non andava squalificato e non andava graziato. Tutto il percorso è stato sbagliato'.