La Juventus attende la ricezione della notifica dell'atto da parte del Procuratore Figc Chiné sulla manovra stipendi. Le indagini dopo la scadenza della proroga sarebbero finite e secondo le indiscrezioni di Gazzetta dello Sport potrebbero non essere incolpati i giocatori. I responsabili dei due accordi con i giocatori per il periodo coronavirus (stagioni 2019-2020 e 2020-2021 per un totale di quattro mensilità) sarebbero quindi la società e gli ex dirigenti bianconeri. Il Codice di Giustizia Sportiva prevede che una volta chiusa l'indagine dal procuratore Figc i potenziali incolpati vengano pre-deferiti per fargli strutturare poi una memoria difensiva.

Una volta ascoltati sono tre le possibilità per la Procura Figc, decidere per il deferimento, archiviare il caso o eventualmente valutare un eventuale patteggiamento chiesto dalla difesa.

La Procura Figc vorrebbe chiudere i due gradi di giudizio entro la fine del campionato per la manovra stipendi

Peserà anche la volontà di chiudere il caso in tempi brevi considerando che a giugno finirà la stagione, sempre garantendo il diritto di difesa ai potenziali incolpati. La possibilità più concreta sarebbe quella di appellarsi al Tribunale Federale Nazionale, probabilmente fra fine aprile ed inizio maggio. Questo significa che si cercherà di chiudere il cammino federale, e quindi i due gradi di giudizio, entro la fine del campionato.

Come è noto però poi c'è anche il terzo grado di giudizio, con la Juventus che potrebbe decidere anche di fare ricorso al Collegio di Garanzia del Coni come già fatto per il caso plusvalenze. Di conseguenza il caso potrebbe allungarsi fino a luglio, senza contare che in caso di rimando del Collegio di Garanzia del Coni alla Corte Federale d'Appello, potrebbero volerci altri 30 giorni per riscrivere le motivazioni.

La Juventus rischierebbe sanzione pecuniaria pesante e 1 o 2 punti di penalizzazione per la manovra stipendi

Per quanto riguarda il processo ordinario alla Procura di Torino interessa capire se c'è stato un reato dal punto di vista bilancistico da parte della società bianconera e dei suoi ex dirigenti. La Giustizia Sportiva valuta soprattutto la possibilità di pattuizione fra società e giocatori al di fuori dalla documentazione che va depositata in Lega e nella Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Una situazione che porterebbe la Juventus a rischiare una sanzione pecuniaria pesante e fino a 2 punti di penalizzazione. In merito invece al possibile processo sulle partnership sospette con altre società, le indagini sarebbero all'inizio ed è probabile che tale vicenda giudiziaria si sviluppi soprattutto nei prossimi mesi, sicuramente dopo la manovra stipendi e il caso plusvalenze.

Il caso plusvalenze

La Juventus attende l'esito del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni previsto il 19 aprile per il caso plusvalenze. La speranza della società bianconera è quella dell'annullamento dei 15 punti di penalizzazione ma c'è anche la possibilità di conferma o eventualmente di un rimando alla Corte Federale d'Appello. Non sarebbe neanche da escludere il patteggiamento, con la diminuzione di un terzo dell'attuale penalizzazione decisa già scontata in campionato.