Continuano ad imperversare le polemiche circa l'arbitraggio di Kovacs, che mercoledì sera ha diretto l'andata dei Quarti di Finale di Champions League tra Milan e Napoli: sulla sponda meneghina vengono recriminati due rigori non concessi (Rrhamani su Krunic nell'azione della traversa di Kjaer e Lobotka su Saelemakers nei minuti finali), mentre tra i tifosi napoletani infiammano le proteste per il giallo mancato a Leao (recriminato anche da Spalletti in conferenza post partita) e per le sanzioni a Kim, Anguissa e Di Lorenzo, giudicate eccessive.

Nonostante siano trascorse 48 ore dall'incontro, i tifosi continuano discutere anche e soprattutto sui social.

Il match di San Siro

D'altronde il match di mercoledì è stato un tipico incontro "alla italiana": spettacolare a tratti per il calcio spumeggiante dei partenopei, che non hanno smesso di attaccare neanche in inferiorità numerica, ma al contempo sporco, con difese arcigne e ripartenze rapide (per lo più da parte dei rossoneri, concreti e nel complesso più pericolosi, come dimostra l'azione del gol).

In questo contesto si è distinta la gestione della gara di István Kovács, 38 anni, già arbitro della finale di Conference League 2022 tra Roma e Feyenoord: arbitraggio estremamente indulgente nella prima frazione di gioco e per parte della seconda, al punto tale da non ammonire Rafael Leao dopo aver calciato la bandierina in preda alla frustrazione.

Il metro di giudizio non è cambiato per altri falli, come quello di Krunic su Zielinksi o quello di Kim su Giroud: interventi duri, che probabilmente in Italia sarebbero stati subito sanzionati con un cartellino, ma che forse, rimasti impuniti, hanno contribuito ad innervosire le due panchine.

Il punto di svolta nella gestione della gara si ha intorno al '70, con l'ammonizione di Anguissa per l'intervento su Theo dopo che Tonali aveva strappato via il pallone a Kvaratskhelia in maniera - forse - fallosa.

Viene ammonito anche il capitano Di Lorenzo, reo di essersi avvicinato all'arbitro per chiedere spiegazioni (verrà usato lo stesso peso anche per il capitano dei rossoneri, Davide Calabria, che a fine partita chiederà chiarimenti all'arbitro sui rigori non concessi). Da qui, il match si fa teso: pochi minuti dopo l'espulsione di Anguissa, il giallo per proteste a Kim - pesantissimo perché diffidato - e i due gialli per Saelemakers e Rrahmani, protagonisti di un piccolo alterco nell'extra time.

Le (solite) polemiche post partita

Terminata la partita entrambe le squadre sono risultate insoddisfatte: l'una perché avrebbe potuto portarsi sul 2 a 0 mettendo al sicuro il risultato per il ritorno, l'altra per aver perso e per via della consapevolezza di dover fare a meno al ritorno di Kim e Anguissa.

La gestione dell'arbitro rumeno non è sicuramente stata impeccabile: 'Si è detto ai bambini di tutto il mondo andate e spaccate la bandierina, tanto non vi succede nulla, è stato un bomba libera tutti' ha dichiarato a fine gara Luciano Spalletti commentando il mancato giallo a Leao reo di aver distrutto la bandierina con un calcio di stizza.

'E' stato incredibile, ammoniva sempre i nostri, i loro mai' gli ha fatto eco fra le fila azzurra Elmas.

'Per i miei gusti, ha parlato fin troppo' ha invece dichiarato Paolo Maldini sulle polemiche con Spalletti che vanno avanti ormai dall'alterco avuto col tecnico nel tunnel degli spogliatoi di Napoli il giorno dell'incontro di campionato vinto poi dai rossoneri 4-0.

Il ritorno si preannuncia insomma infuocato, vuoi per la posta in palio vuoi per la tensione che si respira già adesso nell'aria.