Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato protagonista di un'intervista al Financial Times in cui ha parlato nella società campana e della vittoria del campionato, ma anche delle problematiche che riguardano il calcio italiano. Il massimo dirigente dei partenopei ha sottolineato che il miglioramento non arriva in quanto le decisioni non sono prese velocemente.

Riguardo al Napoli, si è detto orgoglioso delle scelte fatte nel Calciomercato estivo del 2022 in riferimento alle partenze di quei giocatori che - secondo lui - avevano perso la voglia di vincere.

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato dei tifosi e del loro desiderio di vincere

'Il problema del mondo del calcio è riassunto da due parole: è uno sport ma al tempo stesso un'industria', sono queste le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis in una recente intervista al Financial Times.

Il presidente del Napoli ha aggiunto: 'Se non vinci, i tifosi non si preoccupano che tu abbia un buon bilancio. Per loro è meglio se tu vai in bancarotta. Ma devi vincere'.

Nell'intervista l'imprenditore ha raccontato il suo acquisto del Napoli nel 2004 dal curatore fallimentare, aggiungendo di aver avuto una gestione societaria esemplare con cui è riuscito a riportare la squadra in Serie A nel 2007.

De Laurentiis ha rivelato di aver applicato al calcio delle regole utilizzate anche nel mondo cinematografico (di cui la sua famiglia fa parte da decenni), su tutte la stabilità finanziaria.

Sul possibile ingresso dei fondi nel calcio italiano De Laurentiis ha aggiunto: 'I fondi? Cosa ne sanno della gestione del calciatori?'.

Napoli: Giuntoli e De Laurentiis si dovrebbero incontrare per trattare la chiusura del rapporto

Intanto, secondo alcune indiscrezioni, il Napoli starebbe per chiudere il rapporto con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che sarebbe vicino all'approdo alla Juventus.

Nei prossimi giorni, Giuntoli e De Laurentiis si dovrebbero incontrare per discutere dei dettagli ancora da definire, per trovare così una soluzione che soddisfi entrambe le parti.

Infatti, l'attuale direttore sportivo deve liberarsi da un contratto che lo lega ancora per un anno al Napoli, prima di accasarsi in bianconero (si parla di un possibile triennale). Dal canto suo, il presidente partenopeo non dovrebbe ostacolare questo trasferimento e quindi potrebbe dare il via libera all'uomo che scelse nel 2015 per sostituire Riccardo Bigon, ma allo stesso tempo non vuole uscire indebolito da questa trattativa.