Durante la presentazione del nuovo allenatore del Napoli Rudi Garcia, il presidente Aurelio De Laurentiis ha parlato degli obiettivi stagionali della società campana toccando vari argomenti tra cui anche il futuro del calcio europeo.

Il presidente del Napoli De Laurentiis ha parlato della scelta di Garcia

Perchè Adl ha scelto Rudi Garcia?: "Non ho avviato un lungo casting - ha dichiarato sul tema il patron partenopeo - l'ho detto a voi perché altrimenti mi avreste tormentato tutti i giorni. Mi sono dedicato per tre settimane all'organizzazione della festa dello Scudetto.

Abbiamo voluto organizzare qualcosa che sulla RAI ha raggiunto la bellezza di quasi due milioni di ascoltatori in media con punte del 30% di share al sud. Questa cosa ci è piaciuta molto. Vogliamo farlo ancora meglio negli anni futuri. Il 5 giugno ho cominciato a pensare al nuovo allenatore e l'ho ufficializzato undici giorni dopo. Ho iniziato a vedere la mappa delle squadre e ho cominciato a selezionare quelle che giocavano con successo con il 4-3-3. Molti di quelli che ho visto avevano un 4-2-3-1 o addirittura un 3-4-3 o 4-4-2".

Il presidente della società campana ha aggiunto: "Era fondamentale per me mantenere questa impostazione di squadra, non volevo cambiare. Quindi, dovevo trovare un allenatore che adotta il 4-3-3.

Avendo notato che Rudi era arrivato secondo due volte con la Roma e che addirittura nel primo anno aveva ottenuto dieci vittorie consecutive, ho pensato che fosse la persona giusta per noi. Inoltre, ho visto che aveva sfiorato risultati importanti in Champions League con il Lione".

Aurelio De Laurentiis su Superlega e Champions League

Il presidente del Napoli ha parlato anche di calcio europeo, con particolare riferimento a Champions League e Superlega: "Voi sapete quanto tengo alla Champions League. Non la penso come Agnelli, a cui ho detto che la Superlega è una cosa sbagliata, ma anche questa Champions è sbagliata.

Così come l'Europa League e la Conference League. Ma la UEFA ha bisogno di avere continui attestati per essere rieletta. Non posso modificare da solo ciò che è radicato nel sistema".

De Laurentiis ha poi rintuzzato sul tema: "Tuttavia, la Champions League è una vetrina che mi permette di aumentare l'importanza del marchio Napoli nel mondo. Noi siamo sempre stati innovatori, come avete visto con lo sponsor tecnico: non ho esitato a svolgere quel ruolo. Cerchiamo di cambiare il calcio, ma non è così facile. Sarebbe necessario cambiare la mentalità di troppe persone".

Il Napoli e gli obiettivi stagionali

Aurelio De Laurentiis ha poi parlato degli obiettivi stagionali del Napoli, con il club che dovrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno: "Lo Scudetto è stato un avvenimento iniziatico, spero.

Speriamo che non sia solo un caso, ma l'inizio di un percorso vincente. Vogliamo provare a ripeterci in Serie A e mi piacerebbe arrivare in finale di Champions League: ci metterei la firma e poi ce la giochiamo".