Da ormai una settimana circa la Juventus ha ufficializzato il raggiungimento di un accordo con la Procura Federale della FIGC per la cosiddetta manovra stipendi ottenendo una multa da 718mila euro senza decurtazione di punti in classifica. Il tutto però a condizione di non muovere altri e ulteriori ricorsi sul caso plusvalenze, 'costato' al club 10 punti.

Dell'intesa raggiunta fra Procura FIGC e Juventus ha parlato di recente l’avvocato Enrico Lubrano ai microfoni di 'Radio Punto Nuovo', che ha intrapreso una battaglia legale per far si che il titolo raggiunto nella stagione in cui sono avvenute le irregolarità giudicate quest'anno venga tolto ai bianconeri ed assegnato al Napoli: "Rientra nelle dimensioni previste dalla normativa.

Non darò la mia opinione personale perché faccio parte dell'altra fazione che ritiene illegittimo lo scudetto del 2018-2019 e la successiva assegnazione al Napoli. C'è ancora una causa pendente presso il TAR, quindi evito di esprimere la mia opinione personale".

L'avvocato ha parlato del ricorso per la revoca dello scudetto alla Juventus nella stagione 2018-2019

In qualità di consulente legale, Lubrano ha spiegato che molto probabilmente la richiesta di revoca dello scudetto della Juventus per la stagione 2018/19 potrebbe non fermarsi al TAR del Lazio.

Ecco il commento dell'avvocato sulla questione: "La Corte d'Appello Federale ha stabilito che il campionato 18/19 è stato alterato dalla Juventus attraverso il sistema delle plusvalenze, quindi la revoca dello scudetto sembra essere la sanzione più adeguata e giusta.

Questa causa richiederà ancora un paio di anni e non si fermerà al TAR del Lazio, ma arriverà al Consiglio di Stato, sia da parte nostra che da parte della Juventus". La stagione in questione terminò col Napoli al secondo posto, da qui la richiesta di assegnazione dello scudetto alla squadra partenopea.

L'ex presidente Juve Agnelli non ha patteggiato per la manovra stipendi

Detto del patteggiamento della Juventus con la Procura Figc per la manovra stipendi, avvenuto con il benestare del Tribunale Federale Nazionale in data 30 maggio, c'è chi ha deciso in seno al club di non patteggiare la pena, ovvero l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli.

"Nella nota del Tribunale federale nazionale si legge che l'ex presidente della Juventus non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e quindi andrà a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato".