Prosegue la querelle Juventus-Bonucci. Nelle ultime ore, il difensore centrale ha concesso un'intervista in esclusiva a Sportmediaset, raccontando la propria versione dei fatti in merito alla vicenda che lo ha visto essere posto fuori rosa dal club questa estate.

Leonardo Bonucci ha smentito il fatto di aver ricevuto l'informazione dell'esclusione dalla squadra ad ottobre

L'ex difensore bianconero ha in primis smentito alcune delle considerazioni espresse in questi mesi da Massimiliano Allegri: "È falso che a ottobre sia stato messo a conoscenza di progetti futuri che mi escludevano dalla Juve.

Proprio a ottobre, anzi, mi era stata la possibilità di continuare con un rinnovo: siamo andati avanti insieme perché la società aveva capito l'importanza di avermi all'interno dello spogliatoio - ha dichiarato Bonucci - Poi ho sentito le parole dell'allenatore secondo cui il concetto dell'addio a fine stagione sarebbe stato ribadito da lui stesso e dalla società a febbraio. Anche questo non è vero: l'allenatore mi ha convocato solo a fine marzo nel suo ufficio, prima della partita col Friburgo di Europa League, per dirmi che sarebbe stato il caso di anticipare - a suo modo di vedere - il mio percorso da allenatore lasciando il calcio giocato. Gli ho detto che rispettavo la sua opinione, ma che fino all'Europeo 2024 non volevo smettere".

E' stato dopo questo episodio che le cose sono cambiate: "Dopo quest'incontro non ho più parlato con nessuno fino a fine maggio, dopo l'ultima partita in casa col Milan, quando incontrando la società mi veniva comunicato che nell'attuale stagione sarei partito dietro Gatti, Bremer, Danilo e un giovane della Next Gen diventando la quinta/sesta scelta in difesa e una chioccia per gli altri.

Accettai senza volere creare problemi. In fin dei conti, sarebbe stato come la stagione scorsa".

In estate poi la posizione del club sarebbe cambiata: "Non ho avuto comunicazioni fino al 13 luglio. Ho annusato qualcosa solo leggendolo sui giornali fino a quando il 13 luglio Giuntoli e Manna mi hanno comunicato, venendo a casa mia, che non avrei più fatto parte della rosa della Juventus e che la mia presenza in campo avrebbe ostacolato la crescita della squadra.

Questa è stata l'umiliazione che ho subito dopo 500 e passa partite in bianconero".

La decisione di Bonucci di intraprendere un'azione legale contro la Juventus

La decisione di Bonucci di intraprendere azioni legali è motivata quindi da una mancanza di rispetto, a suo dire, in cui sarebbe incappata la società nei suoi confronti: "Dal fuori rosa si arriva alla causa perché i miei diritti prevedevano che mi sarei dovuto allenare con la squadra a prescindere della scelta tecnica e messo in condizione di potere affrontare fisicamente e atleticamente la stagione successiva. Non è una questione di soldi se dovessi vincere la causa, devolverò tutto in beneficenza. E in più voglio che la mia situazione sia per l'AIC (il sindacato calciatori), di cui sono consigliere, un nodo cruciale perché ogni anno persone, giocatori, uomini, professionisti che hanno meno forza della mia si trovano in queste situazioni e alla fine compromessi pur di continuare a giocare".

Nella conferenza stampa di presentazione di Juventus vs Lazio, in programma oggi alle 15 a Torino, Massimiliano Allegri ha seccamente replicato sostenendo quanto segue: "Le soap opera vanno in onda su Canale 5 ma non sono un grande appassionato".