La recente ufficializzazione dell'aumento di capitale da 200 milioni di euro da parte della Juventus conferma la volontà della famiglia Agnelli di continuare a portare avanti il progetto bianconero e allontana le voci di una possibile cessione del club.

La somma che sarà utilizzata per la ricapitalizzazione servirà per la sostenibilità finanziaria e competitività aziendale, ribaditi più volte anche dall'amministratore delegato Maurizio Scanavino e dal Football Director Cristiano Giuntoli. Insomma, il futuro della Juventus prevede sempre la famiglia Agnelli-Elkann alla guida.

Fra l'altro è stato lo stesso John Elkann durante la festa del centenario a inizio ottobre a confermarlo.

Juventus, ufficializzato l'aumento di capitale: smentite le notizie su una possibile cessione della proprietà

Nelle scorse settimane la Juventus ha reso nota la decisione del proprio Consiglio d'Amministrazione di approvare una proposta di aumento del capitale sociale a pagamento fino a un massimo di 200 milioni di euro, compreso il sovrapprezzo (aumento di capitale), insieme a un raggruppamento azionario nel rapporto di un' azione ogni 10 detenute (raggruppamento). Per attuare queste modifiche, è stata deliberata la convocazione dell'assemblea degli azionisti in sede straordinaria, prevista per il 23 novembre.

A indurre la decisione di procedere a questa ricapitalizzazione è stato anche il rosso di bilancio registrato nell'ultimo trimestre da 75 milioni di euro.

Intanto nei giorni scorsi è stato reso noto che Exor, la holding controllante della maggioranza delle quote societarie della Juve, è pronta ad anticipare 80 milioni di euro.

Le dichiarazioni di Maurizio Scanavino a inizio ottobre

L'amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino in un'intervista a Sky Sport a inizio ottobre aveva spiegato che l'aumento di capitale rappresenta un segno di impegno e di legame profondo tra la famiglia Agnelli e la società.

Scanavino aveva sottolineato che l'aumento di capitale arriva in un momento importante per la società bianconera, poiché la mancata partecipazione alle competizioni europee porterà molti meno ricavi in questa stagione.

Il dirigente aveva concluso che ora Juventus avrà la possibilità di pianificare il futuro con serenità, consentendo alla squadra di affrontare le sfide future con maggiore fiducia e solidità finanziaria alle spalle.