Il centrocampista francese Adrien Rabiot sarebbe pronto a prolungare la sua permanenza a Torino sottoscrivendo un accordo che secondo gli ultimi rumor dovrebbe legarlo alla Juventus fino al 2025.
La dirigenza della Continassa sembra anche essere disposta a mettere sul piatto un aumento di stipendio che da 7 milioni netti l'anno passerebbe a 8.
Le possibilità sul tavolo includono non solo un prolungamento di breve durata ma anche la possibilità di un rinnovo pluriennale, con l'obiettivo di diluire l'oneroso stipendio di Rabiot nel corso degli anni e di legarsi a un calciatore che oggi è vice capitano e che la società vorrebbe erigere ad autentica bandiera: come risaputo il connubio tra lui e l'allenatore Massimiliano Allegri è solidissimo, ecco che non si esclude come la firma sul contratto potrebbe essere subordinata ad eventuali rassicurazioni richieste dall'entourage in merito alla permanenza sulla panchina proprio dell'allenatore toscano.
I numeri di Rabiot quest'anno e la crescita in bianconero: l'esplosione è arrivata con Massimiliano Allegri
Su 14 gare di campionato, Adrien Rabiot ha disputato 13 partite, saltandone una per squalifica: a referto ha fatto finire due reti, una contro l'Udinese alla prima giornata (il gol dello 0-3) e l'ultima nel match di Monza, quando ha trovato la rete su colpo di testa in seguito al corner conquistato dai bianconeri dopo il rigore fallito da Dusan Vlahovic. Tre gli assist a completamento del suo score offensivo.
Il rendimento del mediano transalpino però non è sempre stato così eccelso: i primi due anni in bianconero sotto la guida di Maurizio Sarri e Andrea Pirlo non hanno infatti segnato un contributo significativo per il francese, capace si saltuariamente di andare in rete ma incapace di reggere davvero il centrocampo bianconero.
La sua è stata un'ascesa molto graduale: del periodo prima dell'arrivo di Allegri a Torino, di lui si ricorda solo l'eurogol segnato nel 4-2 per il Milan del 7 luglio 2020, quando partendo da centrocampo ha scartato tutta la difesa rossonera per poi infilare Donnarumma con un fendente da fuori area.
Per il resto poco o nulla, fino a quando Massimiliano Allegri non gli ha consegnato in mano le redini del centrocampo: piano piano Rabiot è cresciuto iniziando a sfoggiare una progressione che lo differenzia da tutti i compagni di reparto (e da mezza Serie A) oltre a mettere in evidenza grandi doti di recuperatore di pallone e capacità realizzative non indifferenti che lo scorso anno l'hanno condotto in doppia cifra di reti.
In estate il rinnovo per un anno, a giugno 2024 si presenterà lo stesso scenario col francese che pare dunque intenzionato a continuare all'ombra della Mole.