Il conduttore televisivo Amadeus, reduce da un grande successo con il recente Festival di Sanremo 2024, nelle scorse ore è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport sulla lotta per lo scudetto e sulle ambizioni dell'Inter, squadra di cui è da sempre tifoso.
Le parole del conduttore tv sulla lotta per il campionato
"Storicamente dobbiamo stare sempre attenti alla Juventus e tenerla lontana", sono state queste le dichiarazioni di Amadeus. Il conduttore televisivo, tifoso interista, ha parlato anche del Milan aggiungendo: "E' discontinuo, un'altalena di belle partite e difficoltà, ma il ritorno di Ibrahimovic e della sua mentalità è un bel valore aggiunto".
Amadeus ha poi manifestato il proprio grande desiderio di vedere l'Inter conquistare la seconda stella della sua storia, sottolineando la determinazione della squadra. Riguardo agli imminenti impegni dei nerazzurri in Champions League ha notato la forza tecnica dell'Inter rispetto all'Atletico Madrid, sottolineando l'importanza di questa sfida.
Il conduttore ha scherzato anche riguardo all'aver indossato delle mutande nerazzurre durante il Festival di Sanremo. Ha poi fatto una metafora calcistica riguardo al proprio lavoro, dichiarando: "Io sono un regista alla Calhanoglu, Fiorello invece è più un finalizzatore alla Thuram".
Infine, Amadeus ha suggerito la canzone "Vai!" (portata in gara da Alfa al Festival di Sanremo) come colonna sonora ideale per la corsa verso la seconda stella da parte della squadra nerazzurra.
Amadeus aveva già parlato dell'Inter nella conferenza stampa di chiusura di Sanremo
Prima dell'intervista alla Gazzetta dello Sport, già domenica mattina, Amadeus aveva già avuto modo di parlare dell'Inter anche in occasione della conferenza stampa di chiusura del Festival di Sanremo, che ha diretto artisticamente e condotto per cinque anni consecutivi.
Amadeus in particolare aveva affermato: "In questo momento il mio unico desiderio è mettere la seconda stella sul petto. Scusate la divagazione calcistica. Ho solo pensieri di tempo libero, di stare con la famiglia e vedere qualche partita in più dell’Inter".
Poi aveva aggiunto anche un aneddoto statistico: "Ringrazio pubblicamente l’Inter perché da quando sono qui, la partita prima o la partita dopo il Festival vince. Ho ringraziato la società che mi ha fatto fare un Sanremo in assoluta serenità".