Jaka Bijol e Lois Openda per rinforzare la squadra e proseguire nel percorso di rivoluzione della rosa: è con questa mission che il Football Director della Juventus Cristiano Giuntoli starebbe seguendo i due profili di Udinese e Lipsia, il cui raggiungimento passerà ad ogni modo da una serie di fattori.

In primis economici, in secondo luogo tecnici. Quel che è certo è che Thiago Motta accoglierebbe a braccia aperte entrambi, soprattutto il centravanti del Lipsia che ha da poco incontrato in Champions League nel match vinto in trasferta 2-3.

Openda costa 60 milioni di euro

Fin qui la Juventus ha disputato due sole competizioni, campionato e Champions League, ma presto si arriverà a quattro con gli Ottavi di Coppa Italia in programma a fine 2024 e la Supercoppa Italiana che si disputerà invece i primi giorni del 2025: non è pensabile affrontare così tante partite con una sola punta centrale di ruolo, Dusan Vlahovic, per questo Cristiano Giuntoli segue e molto da vicino Lois Openda. Il bottino di 33 gol in 54 presenze col Lipsia fa gola e parecchio al direttore bianconero che vorrebbe assicurarsene le prestazioni per consegnare già a gennaio a Motta un vice Vlahovic, ma anche per gettare le basi di un eventuale post serbo. Sì, perchè il costo del cartellino è di 60 milioni di euro, non pochi ma giustificati ma da un contratto molto lungo coi tedeschi fino al 2028, ecco che un eventuale investimento anticipato potrebbe nascondere la volontà di acquisire un profilo internazionale nel caso in cui le trattative di rinnovo col serbo ex Fiorentina dovessero fallire.

Bijol vale 15 milioni ma viene da una difesa a tre

L'esigenza di acquisire un centrale di difesa nasce come noto dal grave infortunio che ha compromesso l'annata di Bremer: da almeno un paio di sessioni Bijol è osservato speciale di parecchie big e sembra pronto al grande salto, c'è però un fattore tecnico da non sottovalutare.

Lo sloveno ha sempre giocato in una difesa a 3, in caso di effettivo passaggio a Torino sarà dunque essenziale per lui 'imparare' a muoversi in un pacchetto disegnato a quattro. Non un'impresa impossibile sia chiaro, lo stesso Bremer veniva dalla difesa a tre del Torino ma aveva iniziato a muoversi alla perfezione anche nel reparto a quattro messo in campo ogni volta da Motta.

Il costo del cartellino del friulano si aggira sui 15 milioni di euro ma si tratterebbe di un investimento dato che si parla di un 25enne.

Come Motta può impiegare Openda, il doppio attaccante per scardinare le difese più chiuse

Se davvero Giuntoli dovesse riuscire a portare a casa Openda già a gennaio, in attesa dei risvolti sul futuro non sarebbe da escludersi per Motta la possibilità di agire col doppio centravanti, specie in quelle partite in cui i bianconeri affrontano difese particolarmente chiuse. Cosa che poi rappresenta l'unico tallone d'Achille fin qui mostrato dai bianconeri, che hanno pareggiato contro Cagliari, Empoli e Roma proprio perchè in difficoltà nel penetrare con mezze punte e mezzali in aree di rigore particolarmente intasate.

Openda ha caratteristiche tecniche importanti e potrebbe così agire da sotto punta sia per servire Vlahovic che per 'riempire l'area' in caso di cross provenienti dagli esterni.