Oggi Igor Tudor ha potuto dirigere il primo allenamento a ranghi completi da nuovo allenatore della Juventus.
Tutti i nazionali hanno infatti fatto rientro dalle rispettive selezioni e l'impressione è che anche gli acciaccati Cambiaso e Douglas Luiz, che hanno svolto ancora lavoro personalizzato, possano far parte della lista dei convocati per la gara contro il Genoa.
In linea con le precedenti esperienze, in particolare quelle con Hellas Verona e Lazio, il tecnico croato ama schierare un 3-4-2-1 molto offensivo: la novità di quest'oggi sarebbe un lavoro specifico su Nico Gonzalez, che Tudor vorrebbe provare a impostare come esterno a tutta fascia.
Nico Gonzalez esterno di centrocampo, l'argentino in bianconero non ha mai trovato la posizione giusta
Con un solo gol e 2 assist firmati in 17 presenze di Serie A, Nico Gonzalez rappresenta una delle grandi delusioni della stagione bianconera. Soprattutto se si pensa che l'anno scorso a Firenze l'esterno ha messo insieme 12 gol e due assist in 29 presenze.
La sua parabola in bianconero è stata condizionata da un lungo infortunio che l'ha tenuto lontano dai campi per oltre due mesi a cavallo del 2024 ma soprattutto da una sostanziale mancanza di continuità di impiego nello stesso ruolo.
Thiago Motta l'ha inizialmente schierato ala di destra nel 4-2-3-1, poi l'ha fatto traslocare a sinistra invertendo la posizione con Yildiz, in altre partite l'ha provato trequartista e in alcune, prima dell'arrivo di Kolo Muani, l'ha impostato prima punta tenendo Vlahovic in panchina.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti ma anche Tudor gli sta ritagliando un ruolo tutto nuovo, quello di esterno di centrocampo nel suo 3-4-2-1. Un po' come fatto l'anno scorso alla Lazio, quando il croato consegnò quella posizione di campo ad un trequartista puro come Felipe Anderson.
Al vaglio anche l'arretramento di Locatelli sulla linea dei difensori
L'altra grande novità targata Tudor potrebbe essere l'arretramento di Locatelli dalla mediana alla linea difensiva, il tutto per sfruttarne le capacità in fase di impostazione.
In quel ruolo l'ha provato a volte (per necessità) Thiago Motta ma i risultati non sempre sono stati brillanti.
Basti pensare ai due rigori causati in Supercoppa contro il Milan e in campionato a Napoli che hanno di fatto condannato la squadra a perdere entrambi gli incontri.
Al di là dei dubbi, la certezza è che l'allenatore ex Lazio non farà più a meno di Dusan Vlahovic: da quando è arrivato Kolo Muani, il serbo non è più partito titolare, adesso con ogni probabilità sarà il francese ad agire alle sue spalle con l'intento di rifornirlo in fase d'attacco.