Tra meno di 48 ore Igor Tudor esordirà sulla panchina della Juventus. Sabato è infatti in programma Juventus vs Genoa, il primo dei nove incontri che l'allenatore croato dovrà sfruttare per ottenere la riconferma anche in vista della prossima stagione.
I bianconeri scenderanno in campo con il 3-4-2-1, marchio di fabbrica dell'allenatore ex Lazio: a centrocampo è aperto il ballottaggio tra Thuram e Koopmeiners, mentre Cambiaso e Douglas Luiz non saranno convocati.
Juventus con Vlahovic, Yildiz e Kolo Muani, dietro torna titolare Gatti
Il portiere sarà Di Gregorio.
La difesa a tre sarà composta con ogni probabilità da Kalulu a destra, Gatti al centro (al quale Tudor potrebbe affidare, questa volta in pianta stabile, la fascia da capitano) e Veiga a sinistra per sfruttarne la capacità di impostare col piede preferito.
Complice l'assenza di Cambiaso, che non ha ancora superato il problema alla caviglia sinistra che gli ha impedito di giocare le due gare di Nations League con la Nazionale, a sinistra, come esterno a tutto campo agirà Nico Gonzalez, mentre a destra dovrebbe esserci Weah.
Il principale dubbio riguarda la linea mediana, dove sono in tre per due posti: Locatelli, Thuram e Koopmeiners. Al momento in vantaggio ci sarebbero l'ex Sassuolo e l'olandese, ma il fratello minore di Marcus è apparso in grande forma nell'ultimo periodo e, non avendo partecipato alla spedizione della Francia, ha potuto lavorare qualche giorno in più con Tudor.
Davanti poche perplessità: Dusan Vlahovic sarà il centravanti di riferimento, con Yildiz e Kolo Muani alle sue spalle. Non è esclusa un'inversione di ruoli tra il turco e Nico Gonzalez.
Probabile formazione Juventus, 3-4-1-2: Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Veiga; Weah, Locatelli, Koopmeiners (Thuram), Nico Gonzalez; Kolo Muani, Yildiz; Vlahovic.
All.: Igor Tudor
I primi allenamenti con la nuova guida tecnica molto diversi dal recente passato
Chi ha assistito agli allenamenti assicura che il gruppo sta lavorando in modo totalmente diverso rispetto al recente passato. Thiago Motta era solito osservare le sedute di allenamento a bordo campo commentandole con il suo vice, Tudor invece lo osserva da dentro il terreno di gioco, intervenendo più spesso e cercando di caricare i calciatori.
Prima di iniziare, il tecnico croato ha fatto un discorso alla squadra invitando ciascuno a difendere con orgoglio e grinta la maglia che si indossa, nel tentativo di ricreare un senso di appartenenza che negli ultimi tempi sembrava smarrito.
Il contratto di Tudor prevede un rinnovo automatico in caso di qualificazione alla prossima Champions League, ma il club si è assicurato la possibilità di rescinderlo unilateralmente pagando una penale di 500mila euro. Al croato, la società non chiede altro che evitare di dover ricorrere a questa opzione.