Sacrificare Nicolò Fagioli per finanziare il mercato: è questa l'ultima idea, per certi versi sorprendente, che starebbe prendendo corpo alla Juventus.

Fagioli ha firmato un rinnovo di contratto poco meno di un anno fa e il club ha puntato su di lui anche quando è stato squalificato per il caso scommesse, ma le prestazioni in campo non stanno ripagando gli sforzi della dirigenza: se a questo si aggiunge come alcuni degli obiettivi di mercato potrebbero sfumare perchè né le squadre di appartenenza né i giocatori stessi vorrebbero muoversi in prestito, ben si comprende come la Juventus potrebbe aver presto bisogno di nuova liquidità da reperire tramite le cessioni.

Skriniar e Zirkzee non vorrebbero muoversi in prestito

Per cedere Fagioli il club vorrebbe tra 25 e 30 milioni di euro, una cifra che ben si sposa con le potenzialità del mediano ex Cremonese e con i margini di crescita che inevitabilmente presenta un giocatore di appena 23 anni.

Dopo anni nei quali il reparto mediano è stato il più debole, anche solo numericamente, il centrocampo della Juventus in effetti ad oggi appare molto ricco: Thuram, Koopmeiners e Luiz sono arrivati nel mercato estivo arricchendo un reparto che aveva già Locatelli e McKennie, ecco perchè se servirà un sacrificio non è escluso che la dirigenza peschi proprio dalla parte centrale del campo. Ma c'è dell'altro.

I più grandi obiettivi già per il mercato di gennaio sono come risaputo Milan Skriniar del PSG e Joshua Zirkzee del Manchester United per sostituire l'infortunato Bremer e attutire in parte lo stop di Cabal e per dare un cambio a Dusan Vlahovic davanti ma stando alle ultime indiscrezioni nessuno dei due vorrebbe spostarsi in prestito.

Per lo slovacco del PSG serviranno allora 20 milioni senza contare che ne guadagna 10 l'anno, l'olandese è costato 40 appena 4 mesi fa e molto difficilmente si potrà ottenere un sensibile sconto. Sarebbe allora la necessità di reperire risorse a spingere Cristiano Giuntoli e lo staff a ipotizzare l'addio di Fagioli.

Cosa perderebbe la Juventus senza Fagioli

Da un punto di vista squisitamente tecnico, il profilo di Nicolò Fagioli appare molto variegato. L'ex Cremonese può agire sia davanti alla difesa in un centrocampo a due o a tre che sulla linea dei trequartisti agendo in questo caso sotto punta.

Nella Juventus di oggi è stato a volte impiegato al posto di Locatelli a volte più avanzato dietro il centravanti: possiede delle qualità tecniche notevoli che gli consentono di dare del tu al pallone ma oggi vive ancora di grandi up e down di prestazioni.

Ottima ad esempio la performance nella vittoriosa trasferta di Lipsia, pessima (come gran parte dei compagni a dirla tutta) quella contro lo Stoccarda il turno dopo.

Un'altalena che non sta convincendo Thiago Motta, che dopo avergli dato molta fiducia l'ha relegato in panchina (9 le presenze in Serie A con poco più di 400 minuti giocati).

Si tratta tuttavia di un calciatore che il club ha 'allevato' e fatto crescere fin da giovane mandandolo in prestito alla Cremonese, prima di lasciarlo andare bisognerà fare delle valutazioni più che attente. Le stesse che sono in corso alla Continassa.