L’Italia di Luciano Spalletti cade a San Siro nella gara d’andata dei quarti di finale di Nations League di calcio contro la Germania. Un 2-1 che lascia l’amaro in bocca agli azzurri, in vantaggio nel primo tempo con Sandro Tonali ma poi ribaltati nella ripresa dalle reti di Kleindienst e Goretzka. Un risultato che complica il cammino dell’Italia, costretta ora a vincere domenica a Dortmund, nello stadio della semifinale del Mondiale 2006, per sperare di accedere alla Final Four.
Oltre al passaggio del turno, è in palio un vantaggio non indifferente per le qualificazioni ai Mondiali 2026: la vincente di questo doppio confronto si garantirà un girone teoricamente più abbordabile rispetto alla squadra che uscirà sconfitta.
Un primo tempo equilibrato e il lampo di Tonali
L’Italia scende in campo con il classico 3-5-2 scelto da Spalletti, con Kean e Raspadori in attacco, Tonali e Barella a centrocampo e Donnarumma tra i pali. Dall’altra parte, la Germania di Julian Nagelsmann risponde con un 4-2-3-1, affidandosi all’estro di Musiala e Sané alle spalle dell’unica punta Burkardt.
Dopo un inizio piuttosto equilibrato, il primo squillo arriva al 9’: Bastoni cambia gioco con un lancio millimetrico per Politano, che controlla e mette in mezzo. Tah prova a liberare l’area, ma sulla respinta si avventa Sandro Tonali, che con il destro infila la palla alle spalle di Baumann. San Siro esplode: l’Italia è avanti 1-0.
La Germania reagisce subito e prova a impensierire Donnarumma, soprattutto con Goretzka, che si fa vedere prima con un colpo di testa al 15’ e poi con un tiro al volo al 20’.
L’Italia però regge bene, sfiorando anche il raddoppio al 30’ con lo stesso Tonali, che conclude dal limite trovando l’ottima risposta del portiere tedesco.
Il primo tempo si chiude con gli Azzurri in vantaggio, ma la sensazione è che la ripresa sarà una battaglia.
Ripresa da incubo: la Germania ribalta il match
Dopo l’intervallo, la Germania cambia subito due uomini: entrano Kleindienst e Schlotterbeck per Burkardt e Raum.
E il cambio di Nagelsmann paga immediatamente.
Al 49’, Kimmich scodella un cross perfetto dalla trequarti e Kleindienst, appena entrato, si inserisce con i tempi giusti, anticipa la difesa azzurra e di testa batte Donnarumma. Italia-Germania 1-1 e tutto da rifare per gli Azzurri.
L’Italia accusa il colpo, ma cerca di reagire: al 67’ Tonali inventa un grande assist per Raspadori, che però da posizione defilata si fa respingere il tiro da Baumann.
Un minuto dopo, Kean colpisce la traversa con un destro al volo su un’altra splendida giocata di Tonali.
Ma proprio nel momento in cui gli Azzurri sembrano più vicini al gol del nuovo vantaggio, arriva la beffa. Al 77’, su calcio d’angolo battuto da Kimmich, Goretzka anticipa Bastoni sul primo palo e con una precisa deviazione di testa supera Donnarumma. Italia-Germania 1-2 e silenzio sugli spalti di San Siro.
Negli ultimi 10 minuti l’Italia prova il tutto per tutto: entrano Frattesi, Lucca e Maldini, che al 85’ prova la conclusione al volo trovando ancora una volta attento Baumann. Ma la Germania si difende con ordine e porta a casa la vittoria.
Al triplice fischio dell’arbitro francese Letexier, la delusione è palpabile: servirà un’impresa a Dortmund, perché per qualificarsi alla semifinale l’Italia dovrà vincere con almeno due gol di scarto o pareggiare e imporsi ai rigori.
I protagonisti del match
Italia:
- Sandro Tonali ⭐⭐⭐⭐: segna un gol, sfiora la doppietta ed è il motore del centrocampo azzurro. L’unico a salvarsi pienamente.
- Kean ⭐⭐⭐: generoso e sfortunato, colpisce una traversa e crea pericoli. Ma gli manca il guizzo decisivo.
- Donnarumma ⭐⭐⭐: qualche buona parata, ma non può nulla sui due gol subiti.
- Barella ⭐⭐: lotta e corre, ma incide poco.
- Raspadori ⭐⭐: si divora un’occasione d’oro nel secondo tempo.
Germania:
- Goretzka ⭐⭐⭐⭐: segna il gol vittoria e domina in mezzo al campo.
- Kimmich ⭐⭐⭐⭐: due assist e tanta qualità in regia.
- Kleindienst ⭐⭐⭐⭐: entra e segna subito, dimostrando il suo valore.
- Baumann ⭐⭐⭐: decisivo con alcuni interventi su Kean e Maldini.
- Sané ⭐⭐: poco incisivo, sostituito nel finale.
Il ritorno a Dortmund: serve un'impresa
La sconfitta lascia l’Italia con un solo risultato utile per sperare nella qualificazione alla Final Four di Nations League.
Domenica, a Dortmund, gli azzurri dovranno vincere con almeno due gol di scarto per qualificarsi direttamente o provare ad arrivare ai supplementari (ed eventualmente ai rigori) in caso di vittoria con un solo gol di vantaggio.
Oltre al prestigio e all’accesso alla semifinale (dove l’avversario sarà una tra Portogallo e Danimarca), c’è in ballo anche un vantaggio importante per le qualificazioni ai Mondiali 2026: la vincente di Italia-Germania eviterà squadre ostiche come Norvegia e Israele, trovandosi in un girone teoricamente più favorevole con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo.
Luciano Spalletti dovrà trovare nuove soluzioni per rendere più pericolosa la fase offensiva e aggiustare i meccanismi difensivi, apparsi fragili soprattutto sulle palle alte.
Il teatro sarà il Westfalenstadion di Dortmund, lo stesso stadio che nel 2006 vide l’Italia trionfare 2-0 sulla Germania nella storica semifinale del Mondiale.
L’appuntamento è fissato: domenica 23 marzo, una notte in cui gli azzurri saranno chiamati a scrivere un’altra pagina di storia.