Qualificarsi alla prossima Champions League per salvare il bilancio e per blindare i giocatori ritenuti fondamentali per il futuro. È sotto quest'ultima prospettiva che va letta la strategia che starebbe adottando la Juventus a proposito di Kenan Yildiz, a cui la scorsa estate Cristiano Giuntoli e la società hanno consegnato la maglia numero 10.
Il club vuole blindarlo e avrebbe pronto un adeguamento del contratto, che ad oggi frutta al calciatore turco un milione netto circa l'anno.
Yildiz guadagna un milione di euro, pronto un adeguamento del salario con prolungamento del contratto
Che Yildiz avesse talento lo si era capito fin dal suo esordio in Serie A, avvenuto l'anno scorso, quando Massimiliano Allegri lo lanciò titolare in Frosinone vs Juventus affiancandogli dal primo minuto Arek Milik e tenendo in panchina Dusan Vlahovic.
Neanche 10 minuti dopo il fischio d'inizio, il turco si esibì in una serpentina tra tre avversari, per poi concludere con un potente destro imparabile per Turati, allora portiere dei ciociari.
Oggi Yildiz di gol in Serie A ne ha segnati 8 in 58 presenze complessive, il tutto accompagnato da 4 assist. Al di là dei numeri, è la qualità delle prestazioni ad aver impressionato il club bianconero.
Che insieme alla giovanissima età (Yildiz ha 19 anni) avrebbe indotto la società a pianificare una strategia per trattenerlo in bianconero.
Il numero 10 juventino ha firmato l'anno scorso il primo rinnovo di contratto col club: accordo fino al 2029 a un milione di euro netto l'anno. Con ogni probabilità la Juventus procederà allora con un rinnovo: l'ipotesi potrebbe essere quella di uno o due anni in più a cifre che non si discosteranno troppo dai 2 milioni netti che l'anno scorso chiedeva l'entourage prima che le parti si accordassero per uno.
Un emolumento che potrebbe anche lievitare in caso di qualificazione alla prossima Champions League, vitale per mantenere alta non solo la competitività sportiva ma anche quella connessa al prestigio.
In caso contrario, sarebbe più complicato trattenere un calciatore arrivato a parametro zero dal Bayern Monaco e che oggi, dopo appena un anno e mezzo tra i professionisti, viene già valutato 50 milioni di euro.
Yildiz deve imparare a segnare i gol 'facili'
Quest'anno, considerando tutte le competizioni, il numero 10 ha firmato 8 gol e 5 assist (6 le reti in Serie A), numeri discreti per un prospetto di questa età alla prima vera stagione da titolare. A colpire allora non sono i numeri ma la qualità delle marcature: basti pensare al gol contro il Genoa, quando in un fazzoletto è riuscito ad aggirare l'avversario e concludere sotto l'incrocio da posizione molto defilata, o alla rete segnata nel weekend contro il Lecce, un destro chirurgico all'angolino basso imparabile per Falcone.
E poi ancora, il destro a giro con cui ha bagnato l'esordio in Champions League contro il PSV, o lo slalom con cui lo scorso anno in Coppa Italia è andato in gol contro la Salernitana.
Tutti gol dall'elevato coefficiente di difficoltà: oggi Yildiz ha disputato 76 gare con la Juventus firmando in tutto 12 gol e 6 assist, numeri che per incrementarsi dovranno necessariamente 'nutrirsi' di gol più 'facili'. Quelli di una fattura magari meno roboante ma che appaiono indispensabili per diventare un calciatore davvero incisivo in zona gol. Serviranno maggiore freddezza e in certi frangenti più concretezza.
Gli strascichi della gara contro il Lecce
Venendo alla più stretta attualità, la marcatura già citata contro il Lecce ha consentito agli uomini di Tudor di sconfiggere i salentini e di riprendersi il quarto posto in classifica.
Il match è stato molto ben disputato salvo per gli ultimi 10 minuti, un finale di gara sofferto che ha lasciato un pizzico di amaro in bocca perchè arrivato al termine di una gara condotta sempre in controllo.
Oltre alla necessità di dover gestire meglio i minuti finali, il match ha generato però altri strascichi. Sia Koopmeiners che McKennie hanno infatti lasciato il campo per noie muscolari che gli esami delle ultime ore hanno però derubricato a semplici e leggeri affaticamenti: al tendine d'Achille per l'olandese e alla cosca per l'americano: entrambi saranno gestiti in settimana ma la loro presenza nel prossimo match contro il Parma non è a rischio.