Quella che sta per iniziare non sarà una semplice stagione per Teun Koopmeiners: sarà, o almeno dovrà esserlo, la stagione del riscatto. Arrivato a Torino tra grandi aspettative e polemiche, dopo il discusso trasferimento dall’Atalanta, l’olandese non è mai riuscito a trovare davvero la sua dimensione nella Juventus della scorsa stagione. A pesare, più di ogni altra cosa, è stato il rapporto non decollato con Thiago Motta, un equivoco tattico mai risolto, figlio di una collocazione in campo che è cambiata troppo spesso e di una preparazione fisica non all’altezza.
Il cambio di ambiente ha pesato per Koopmeiners
Le difficoltà sono iniziate fin da subito. Koopmeiners ha pagato il salto di ambiente, il passaggio da una realtà in cui era leader tecnico assoluto a una squadra ancora in cerca di identità. Inserito in un centrocampo privo di certezze, ha vissuto un’annata opaca, ben lontana dai picchi di rendimento mostrati a Bergamo. Troppe partite in cui è parso spaesato, troppo spesso chiamato a interpretare ruoli diversi, mezzala, regista, persino esterno, senza mai poter esprimere al meglio le sue qualità.
Ma adesso, con l’arrivo di Igor Tudor, le prospettive sembrano radicalmente cambiate. Il tecnico croato ha già fatto sapere di avere idee molto chiare su di lui: Koopmeiners sarà uno dei trequartisti titolare, l’uomo da piazzare alle spalle delle punte, con compiti specifici e un ruolo fisso che potrebbe finalmente valorizzarlo.
Addio dunque ai continui adattamenti: l’olandese avrà la possibilità di attaccare gli spazi, di sfruttare il suo tiro potente, di mettere a frutto la sua visione di gioco per innescare gli attaccanti. Un contesto tattico più definito, studiato su misura, potrebbe fare la differenza.
Una preparazione fisica iniziata dal principio
C'è anche un altro aspetto, tutt'altro che secondario, che fa ben sperare i tifosi bianconeri: la preparazione atletica. A differenza dello scorso anno, in cui era arrivato a mercato inoltrato e con una condizione fisica precaria, Koopmeiners potrà affrontare l'intero ritiro con la Juventus, assimilando metodi e ritmi fin dall'inizio. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi decisivo, specie per un giocatore che fa della continuità e dell’intensità due dei suoi tratti distintivi.
In casa Juventus si respira aria di cambiamento e fiducia. Tudor sta cercando di costruire una squadra più aggressiva e verticale e in questa trasformazione Koopmeiners apparirebbe come un tassello primario. Attenzione però, perché sbagliare anche l'annata 2025/26 vorrebbe probabilmente dire giocarsi il posto in maniera definitiva alla Continassa.