Gli sfratti emessi nel 2013 in Italia hanno fatto registrare un aumento dell'8%. Inoltre, l'89% di questi sfratti è stato emesso per morosità. Questo è quanto mette in risalto la Cgil ed il Sunia (Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari), in accordo con i dati 2013 forniti dal Ministero dell'Interno, nel tornare a ribadire la necessità di affrontare il problema relativo agli inquilini visto che un'ampia percentuale di questi vive oramai in condizioni di disagio abitativo.
Il Sindacato dei lavoratori e quello degli inquilini, nel commentare i dati, parlano di un vero e proprio 'bollettino di guerra', e ritengono necessario mettere a punto in materia di riduzione del disagio abitativo delle misure di ampio respiro che spaziano dal recupero del patrimonio immobiliare esistente senza consumo di suolo ad un piano di edilizia sociale pluriennale, e passando per aiuti agli inquilini che sono in difficoltà con il pagamento dei canoni di locazione privati che andrebbero calmierati anche attraverso un aumento dell'offerta sul territorio ed un abbassamento della pressione fiscale a carico dei proprietari.
Dando uno sguardo ai dati sugli sfratti 2013 città per città, Roma è in testa alla classifica con oltre settemila sfratti per morosità. E comunque in ben 22 province l'aumento degli sfratti per morosità è stato superiore al 20%. Su tutti spicca La Spezia con un aumento del 43%, così come la situazione è molto preoccupante anche in grandi centri urbani come Catania (+26%) e Napoli (+22%).