Brutte notizie in casa Samsung. La Xiaomi, azienda cinese, riesce a battere, proprio in Cina, uno dei mercati con più appeal per i produttori di Smartphone, il colosso sud coreano Samsung. Secondo i risultati dell'ultimo trimestre, Xiaomi avrebbe prodotto un notevole balzo in avanti nella vendita dei propri apparecchi. La notizia è stata diffusa dagli analisti di Canalys. Secondo Canalys, l'azienda avrebbe guadagnato il 14% del grandissimo mercato cinese, con i quasi 15 milioni di cellulari venduti, Samsung, invece, si sarebbe attestata al 12% avendone venduto poco più di 13 milioni.

Se si considera che nel primo trimestre dell'anno il rapporto vedeva Samsung in testa col 18,3% con Xiaomi che seguiva al 10,7%, ben si comprende il notevole balzo in avanti effettuato.

Se poi confrontiamo i dati con quelli dell'anno passato, con un market share del 5%, salta ancora di più agli occhi la differenza e il posizionamento nel mercato. La strategia? Semplice, un po' come quella della rivale Huawei : i prezzi altamente competitivi, un centinaio di dollari in listino il prezzo di uno smartphone dell'azienda cinese contro i 500 circa della Samsung. Se in patria tutto fila liscio, qualche problema l'azienda lo ha avuto oltre i confini, dove cerca di non perdere terreno. Le cause sarebbero da imputare a voci che si sarebbero diffuse su una presunta attività di spionaggio (negli anni scorsi medesima accusa è stata rivolta anche alla Huawei) ai danni dei cittadini stranieri.

Sul web infatti era rimbalzata la notizia di un utente che, avendo acquistato un smartphone RedMi Note della Xiaomi, si era poi accorto che il terminale si collegava ad un server della capitale cinese, in maniera del tutto autonoma e senza alcuna autorizzazione. Forse per trasferire i propri dati personali. Solo voci messe su dalla concorrenza o c'è qualcosa di vero?

Hugo Barra, vicepresidente della compagnia cinese, ha preso posizione sulla questione, ovviamente difendendo l'azienda, dalle colonne del Wall Street Journal: accuse, sostiene Barra, prive di fondamento nessuna informazione viene raccolta ed inviata a Pechino all' insaputa degli utenti. Il collegamento al server serve soltanto per collegarsi all'app store per scaricare applicazioni o per usufruire dei servizi personalizzati messi a disposizione degli utenti.